NVIDIA sembra pronta a sfidare AMD e Intel in un territorio finora dominato dai suoi concorrenti: quello dei processori per laptop gaming e dispositivi portatili. Secondo informazioni trapelate da fonti attendibili, l'azienda guidata da Jensen Huang starebbe sviluppando una propria APU destinata a rivoluzionare il mercato dei computer portatili da gioco, con un debutto previsto tra la fine del 2025 e l'inizio del 2026.
Questa mossa rappresenterebbe una svolta strategica per NVIDIA, da sempre concentrata principalmente sulle schede grafiche dedicate e, più recentemente, sulle tecnologie per l'intelligenza artificiale. L'ingresso nel mercato delle APU potrebbe consentire all'azienda di estendere la propria influenza anche nel crescente settore dei dispositivi portatili da gaming, dove attualmente dominano le soluzioni integrate di AMD e Intel.
Il presunto processore NVIDIA presenterebbe caratteristiche simili agli APU Ryzen Strix Halo di AMD, con una GPU integrata come elemento centrale per le prestazioni di gioco. Secondo le indiscrezioni, il TDP (consumo energetico) si attesterebbe tra gli 80 e i 120W, suggerendo un prodotto orientato alle prestazioni piuttosto che all'efficienza energetica.
Se le voci fossero confermate, questa nuova APU potrebbe rappresentare molto più di un semplice processore per laptop. Potrebbe infatti diventare il punto di partenza per l'ingresso di NVIDIA nel mercato dei PC portatili da gaming, un segmento in rapida crescita che ha visto proliferare dispositivi come Asus ROG Ally X e MSI Claw 8 AI+ (acquistabile su Amazon). Questi prodotti attualmente utilizzano processori AMD o Intel, limitando le tecnologie di upscaling disponibili rispettivamente a FSR 3 e XeSS.
La vera svolta per gli utenti sarebbe la disponibilità della tecnologia DLSS di Nvidia su dispositivi portatili di fascia alta. Finora, l'unico dispositivo portatile di nuova generazione che avrà accesso a questa tecnologia sarà Nintendo Switch 2, grazie al processore Tegra T239 di Nvidia.
Vale la pena ricordare che DLSS (Deep Learning Super Sampling) ha rappresentato negli ultimi anni una tecnologia rivoluzionaria per il gaming su PC, permettendo prestazioni fluide attraverso l'upscaling intelligente di risoluzioni inferiori. Su uno schermo più piccolo, come quello di un dispositivo portatile, i benefici potrebbero essere ancora più evidenti.
L'informazione proviene dal noto leaker Moore's Law Is Dead, considerato una fonte attendibile nel settore. Tuttavia, è sempre opportuno prendere queste indiscrezioni con cautela. La recente e intensa concentrazione di Nvidia sull'intelligenza artificiale suggerirebbe che il gaming potrebbe essere passato in secondo piano nelle priorità aziendali, rendendo lo sviluppo di un SoC (System on Chip) dedicato al gaming una mossa inaspettata.
D'altra parte, l'esperienza di NVIDIA con il processore Tegra per Nintendo Switch dimostra che l'azienda possiede già competenze significative nello sviluppo di soluzioni integrate. Un SoC Nvidia di fascia alta potrebbe facilmente superare le soluzioni concorrenti in termini di prestazioni grafiche, soprattutto se includesse tecnologie proprietarie come il DLSS.
Per gli appassionati di gaming portatile, la prospettiva di dispositivi alimentati da tecnologia Nvidia rappresenta un'evoluzione entusiasmante. Sebbene tecnologie come FSR 3 di AMD e XeSS di Intel non siano affatto inadeguate, il DLSS ha dimostrato di offrire risultati superiori su PC desktop, e lo stesso vantaggio potrebbe trasferirsi al gaming portatile.
La vera domanda è se questo presunto SoC sarà destinato esclusivamente ai laptop gaming tradizionali o se Nvidia intende puntare anche al crescente mercato dei PC portatili da gioco, sfidando direttamente dispositivi come Steam Deck, ROG Ally e Legion Go. Con il crescente interesse per il gaming portatile di qualità, il tempismo di Nvidia potrebbe rivelarsi perfetto per conquistare una nuova fetta di mercato.