"Evviva messaggio", un elogio al multiplayer asincrono

Dai messaggi di Elden Ring agli strand di Death Stranding, un elogio al multiplayer asincrono e alle sue potenzialità e possibilità

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a cura di Andrea Baiano Svizzero

Attraversavo l'Interregno anche quel giorno, in sella al mio fidato Torrente, sfruttato fino all'ultimo sprint per spostarmi nelle gigantesche mappe di Elden Ring. Una giornata come le altre per il mio senzaluce, alla ricerca di tesori e segreti, con la voglia impellente di scoprire ogni angolo dell'affascinante mondo che lo vedeva protagonista. Ecco, durante il viaggio vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in una di quelle torri, delle guglie probabilmente appartenute a diversi stregoni dell'Interregno. Ognuna di loro ha un meccanismo d'accesso diverso, un piccolo puzzle atto a giudicare se siete meritevoli di oltrepassare la soglia.

Quel giorno dovevo essere particolarmente ispirato perché, invece di risolvere il piccolo indovinello, ho tentato di scalare la torre servendomi delle sue mura e di Torrente. Non più un destriero con una dignità, uno stallone da portare in battaglia e con cui galoppare al tramonto, ma un mulo schiavo con cui saltare agilmente in ogni dove. Dopo molteplici tentativi, arriva il momento tanto atteso: riesco nell'intento e, per celebrare questo grande risultato, scrivo un messaggio nel punto esatto in cui il misfatto è stato compiuto.

"Evviva saltare", queste le mie parole. Quello è stato, durante i primi giorni dalla release, uno dei miei messaggi più apprezzati dagli altri giocatori. Riesco quasi a immaginarli, col ghigno e le spalle curve, mentre mettono in atto l'inganno del secolo. E poi, la scoperta di non essere stati i soli, ma di aver condiviso con altri sconosciuti un momento di grande soddisfazione. Nel mio evviva saltare, c'è tutta la bellezza e la semplicità del multiplayer asincrono di Elden Ring.

Una meccanica ormai rodata e ora più complessa, grazie al nuovo sistema di password, ma già presente nel capostipite Demon's Souls. L'idea di lasciare una traccia nei mondi degli altri giocatori ha una forza incredibile, dando al giocatore la sensazione di non essere solo. Di fatto non lo è davvero, perché ogni messaggio o pozza di sangue è una prova tangibile del passaggio di un'altra persona. Il messaggio può diventare uno strumento per superare un ostacolo, per scoprire un segreto o, più semplicemente, un momento di condivisione asincrona con un altro giocatore.

Sono tantissimi i messaggi celebrativi e euforici lasciati nelle arene delle boss fight, così come quelli disperati e disillusi prima di esse. Ogni messaggio in Elden Ring, e nei soulslike in generale, può raccontare una storia. La storia di un giocatore, ma anche di una community intera. Le parole di suggerimento lasciate vicino a particolari punti di interesse, o muri invisibili, sono la testimonianza di una vera e propria intelligenza collettiva che vive all'interno del gioco.

Immaginate di dover attraversare un gigantesco ponte invisibile: siete da soli, ma i messaggi dei giocatori che vi hanno preceduto sono lì, a indicarvi la via e i possibili precipizi celati al vostro sguardo. Alcuni di loro ce l'hanno fatta, altri sono caduti. Ognuno ha lasciato un segno, che vi aiuterà ad andare un pochino più avanti e, magari, a superare il ponte.

Immaginate ora di doverlo fare da soli, senza poter vedere le tracce degli altri giocatori. Bellissimo, potreste affrontarlo sfruttando le pietre luminose o osservando il riflesso del ponte, sapientemente celato al vostro sguardo. Eppure perdereste la sensazione di aver partecipato attivamente ad un momento collettivo, di aver condiviso con qualcuno un esatto momento della vostra avventura. Una collaborazione costante tra più parti, che può anche celare delle insidie. Chi è venuto prima ha il potere di mostrare la via a chi verrà dopo, indirizzandolo alla meta ma anche alla sua potenziale rovina. Quel potere lo avete anche voi, ed è questo che rende il multiplayer asincrono di FromSoftware così iconico.

Ma quel senso di community può andare anche oltre il mondo di gioco, con dei veri e propri meme condivisi da tutti i giocatori. Vi ricorderete del messaggio più famoso di Dark Souls, al cospetto della regina Gwynevere: "Amazing chest ahead", che nella versione italiana assume dei connotati ancora più esilaranti grazie alla traduzione di chest in baule. In Elden Ring i messaggi meme sono tantissimi, da "Prova dito, ma buco!" a "Più avanti bugiardo", ognuno di essi dona all'esperienza multiplayer un senso di appartenenza e partecipazione che vanno al di là della pura e semplice cooperazione o competizione.

Sono veramente pochissimi i titoli che hanno fatto loro il multiplayer asincrono, magari sviluppandolo in altro modo. Il più celebre è sicuramente Death Stranding, che grazie alle ambizioni di Hideo Kojima e del suo team, è riuscito a costruire intorno a questa idea un'intera esperienza. Ricordo ancora con affetto le ore spese a costruire l'autostrada, per le diroccate pianure di un'America ormai distrutta. La voglia di partecipare, di aiutare il prossimo lasciando oggetti utili o con coperture strategiche per ripararsi dalla cronopioggia. Ogni gesto in Death Stranding ha un valore potenziale per un altro giocatore, in qualunque momento decida di affrontare il suo viaggio.

Anche una semplice scala, può rivelarsi fondamentale, dando il via ad una catena di "mi piace" per i Sam Porter Bridges che hanno contribuito con più saggezza e acume. Com'era bello avviare il gioco e vedere quei mi piace apparire a schermo, un segno di apprezzamento positivo, senza alcuna dietrologia o competizione di sorta. Quasi assuefacente, come ironizza lo stesso Kojima coniando il termine "mipiacina", riferendosi alla reazione chimica del cervello umano dopo ogni mi piace.

Un bellissimo scorcio di collettività, di pura e semplice interazione umana, di partecipazione ad un mondo digitale fuori dai canoni e dagli standard del mercato dei videogiochi. Sarebbe bello vedere più spesso videogiochi che sfruttino il multiplayer asincrono, non trovate? A tal proposito, un modder della community di Fallout: New Vegas ha introdotto nel gioco la possibilità di lasciare dei messaggi per il Mojave, proprio come nei titoli FromSoftware.

La mod si chiama "Building Bridges" ed è bellissima, perché con grande semplicità permette di vivere quell'esperienza in un modo tutto nuovo. Lasciando un segno, una guida o anche uno sprazzo di ironia (o di trolling) ai giocatori che, come noi, calcano quei mondi digitali. Una bella prospettiva, in un mondo che avrebbe sempre più bisogno di corde, più che di bastoni, per citare Hideo Kojima e il suo Death Stranding.

Evviva messaggio, allora.