Fedele amico

L’Xbox 360 accoglie il secondo episodio della saga più ambiziosa degli ultimi anni: Fable II.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Fedele amico

Un elemento del tutto nuovo presente in Fable II è la figura del cane. Sempre al vostro fianco, il simpatico amico a quattro zampe non è solo un comprimario scenico, ma ha la funzione di aiutarvi in diverse situazioni. Camminando per Albion potrebbe infatti suggerirvi dove scavare per dissotterrare un tesoro, oppure potrebbe semplicemente indicarvi l'ubicazione di uno scrigno nascosto. Talvolta ringhia in presenza di nemici o abbaia per attirare l'attenzione. La vostra interazione con il cane, comunque, riscopre in linea molto minimalista il principio dei dialoghi con i cittadini. Attraverso una serie di emoticon è infatti possibile elogiarlo, sgridarlo, nutrirlo o semplicemente farlo giocare, ma il tutto non influisce sul suo carattere. Per condizionare maggiormente le sue abilità potete appellarvi ai collari, disponibili in qualità di oggetti acquistabili e non. Attraverso dei manuali sparsi per il mondo potete anche insegnarli nuove mosse da esibire in presenza di qualcuno, giusto da rendere la sua figura più significativa. Alla lunga è inevitabile affezionarsene, ma al tempo stesso è percepibile la mancanza di un suo status evolutivo, o la semplice possibilità di modificare la sua indole addestrandolo a proprio piacimento.

I combattimenti sono l'elemento action che affianca la natura GDR del titolo. Volutamente semplice, il gameplay degli scontri si basa sull'utilizzo di tre soli tasti: X, Y e B (A può essere adoperato per effettuare delle capriole, ma nulla di più). Con X si ha il controllo dell'arma bianca (parata inclusa). Premere il bottone a ripetizione è il miglior modo per attaccare violentemente i nemici, senza tra l'altro dover creare chissà quali combinazioni per generare delle combo. Volendo, potete anche scegliere a chi indirizzare il colpo muovendo lo stick analogico sinistro. Con Y, invece, si sceglie un approccio più cauto, essendo il tasto che permette di sparare da lontano, mentre B attiva le magie. Quest'ultime sono difficili da selezionare nel corso delle battaglie, poiché il menu a scorrimento (gestibile premendo un tasto dorsale e la croce direzionale) non agevola il compito (vi consiglio vivamente di trovare la magia più consona al vostro stile in modo da sfruttarla per tutta la durata dei combattimenti).

Crescita evolutiva

Da buon gioco di ruolo, Fable II sfrutta l'esperienza accumulata nelle sfide per gestire l'evoluzione del protagonista. Attraverso il menu di gioco è infatti possibile apprendere nuove abilità, magie o semplicemente migliorare la propria forza consumando le sfere luccicanti (ESP) rilasciate dai nemici. Si parla di sfere perché ce ne sono di vario colore: verde, giallo, rosso e blu. Le prime sono generiche, mentre le altre tre rappresentano rispettivamente Abilità, Volontà e Forza. Il loro rilascio dipende dal proprio approccio al combattimento. Ad esempio, prediligere gli scontri ravvicinati permette di ottenere più sfere blu, mentre con pistole e balestre il colore predominate è il giallo.

Nel complesso, la formula di gioco dei combattimenti è estremamente semplice. Morire è veramente una casualità e forse la mancanza di sfide impegnative potrebbe far storcere il naso ai veterani del genere. Tra l'altro, a parte qualche mossa finale, in questo frangente sembra di ritornare ai tempi dell'uscita del primo Fable; le promesse di Molyneux, infatti, parlavano di un sistema decisamente più complesso e ricco di situazioni contestuali (in pratica la possibilità di sfruttare gli elementi del paesaggio a proprio vantaggio), che in realtà non esistono. Ci si trova quindi davanti a un action game elementare, che tramuta i combattimenti in tanti piccoli cloni di sé stessi. Non per altro, l'I.A. dei nemici è stata curata molto approssimativamente.