Fae Farm | Anteprima - Un promettente, e fantasioso, Life Simulator

Phoenix Labs si presenta con una produzione che prende i più celebri life sim e li mescola a un'esperienza dinamica e briosa.

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a cura di Andrea Maiellano

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Fae Farm è una produzione molto furba. Come tipologia di gioco si pone a metà strada fra Animal Crossing e Disney Dreamlight Valley, pescando alcuni aspetti di entrambi i giochi, ma lo fa aggiungendoci quel pizzico di personalità, capace di differenziarla quanto basta per essere apprezzata, da chi ha amato i due titoli di cui sopra, e riuscendo a garantire, comunque, qualcosa di nuovo.

L'incipit narrativo è molto semplice, e allo stesso tempo molto simile alle produzioni citate poc'anzi: un giovane avventuriero, o una giovane avventuriera, in cerca di nuove sfide, trova un messaggio in bottiglia sulla spiaggia, il quale invita, chiunque lo rinvenga, a imbarcarsi in direzione di Azora, una landa fatata che promette un abitazione al primo che la visiterà.

Ovviamente, una serie di mulinelli dalla misteriosa natura, distruggono la nave dell'avventuriero che si ritrova a naufragare su Azora a bordo di un'asse di legno. Una volta arrivato, il sindaco gli da il benvenuto e gli presenta la situazione: Azora è una terra meravigliosa, in grado di offrire agli abitanti il miglior tenore di vita possibile, al netto dello scendere a patti con un vulcano in costante eruzione, tempeste di ghiaccio che arrivano dalle montagne, mulinelli che impediscono di lasciare la terra via mare e una misteriosa magia oscura che ha contaminato le foreste circostanti.

La casa, però, è ancora a disposizione e, visto che non è possibile lasciare Azora, il giovane avventuriero decide di fermarsi e di aiutare la popolazione per rendere, nuovamente, meravigliosa, quella terra fatata. La narrazione si snocciola nel più canonico dei modi, ovvero attraverso le pagine di un libro illustrato, che aprono, e chiudono, ogni capitolo del gioco raccontando al giocatore il progredire della storia.

Per quanto riguarda il gameplay, invece, Fae Farm si comporta esattamente come vi accennavo poc'anzi, ovvero pescando a piene mani sia da Animal Crossing, che da Dreamlight Valley, e mescolando il tutto con una dinamicità del tutto inedita. Nei primi capitoli, difatti, si apprenderà come coltivare, costruire, reperire risorse, pescare e utilizzare la magia, se fino a qui tutto suona perfettamente regolare per questo genere di giochi, è interessante come Fae Farm permetta di fare tutte queste operazioni con una dinamicità molto più interessante rispetto ai concorrenti.

Volete estirpare una radice? Vi basterà premere A di fronte a quest'ultima. Volete tagliare un'albero? Stessa cosa. Gli strumenti base non vanno selezionati, né equipaggiati, tutto viene gestito automaticamente per lasciare al giocatore solo il compito di divertirsi ed esplorare. Anche le azioni di stampo diverso, come per esempio riempire un'annaffiatoio, si compiono nella stessa maniera: ci si avvicina a una sorgente d'acqua, si preme A e l'avventuriero si occuperà del resto.

Anche la costruzione, da sempre convoluta in questo tipo di produzioni, viene gestita molto rapidamente in Fae Farm. Si giunge su una porzione di mappa dove si può costruire? Il gioco lo indica con un'icona, si preme un comando e si può scegliere cosa costruire. Nessun tempo di attesa, nessuna animazione. Si entra, si sceglie e si posiziona sul suolo. Una vera manna dal cielo per quanto riguarda il ritmo di gioco, specialmente in virtù di una serie di menù abbastanza lenti sia nell'apertura che nella loro navigazione, che avrebbero generato una serie di tempi morti al limite del sopportabile.

Tutto in Fae Farm, però, viene gestito in base alle barre di energia a disposizione dell'avventuriero. Ogni azione compiuta, infatti, consuma energia e per recuperarla si dovrà mangiare qualcosa o riposarsi nella propria dimora. Motivo per il quale le esplorazioni al i fuori delle comfort zone, necessitano di essere preparate anticipatamente, portanosi con se abbastanza viveri da evitare di ritrovarsi costretti a fare spola a casa per riposare.

Alo stesso tempo l'esplorazione è molto più libera che nelle due produzioni citate in apertura, l'avventuriero potrà muoversi liberamente per la mappa, saltare e nuotare senza grosse limitazioni, garantendo nuovamente, una dinamicità particolarmente inedita per questa tipologia di giochi.

E questo  èsolo l'inizio, perché per quanto io abbia speso le prime ore di gioco su Fae Farm in maniera molto simile a come mi comporto su titoli quali Animal Crossing, quindi ho liberato intere porzioni di mappa, preparato campi, seminato piante, stoccato cibo e costruito arredi, la storia ha molto di più da offrire e, non appena si entra in contatto con la magia, oltre a tutto il lato life-sim che il titolo ha da offrire, si inizia anche a combattere... ma di questo ve ne parlerò nella recensione che arriverà fra qualche settimana.