Final Fantasy XVI, Yoshida è stanco degli hater ma le critiche vanno ascoltate

Yoshida non ha apprezzato i commenti negativi nei confronti di Final Fantasy 16, ma non tutte le critiche vanno messe da parte.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Final Fantasy XVI è sbarcato sul mercato un mese fa e nonostante delle valutazioni abbastanza alte, il gioco non sembra aver accontentato tutti. Il titolo ha infatti ricevuto numerose critiche da parte di una buona fetta di videogiocatori, i quali non sono rimasti particolarmente soddisfatti dall'ultima fatica Square-Enix.

Naoki Yoshida (producer di FF XVI) ha raccontato, attraverso uno speciale documentario andato in onda in Giappone, di aver trovato particolarmente fastidiose le critiche nei confronti del gioco.

Il noto sviluppatore ha spiegato che è una persona molto attenta ai feedback degli appassionati, tanto da spingerlo a leggere in rete i commenti riguardanti sia Final Fantasy XIV sia il sedicesimo capitolo del franchise.

Yoshida non è rimasto però particolarmente contento di ciò che è stato detto su Final Fantasy XVI, anzi, al contrario sembra esserci rimasto abbastanza male "Ci sono molte persone che ti urlano contro, persone che non ho mai visto, incontrato o con cui non ho mai parlato prima. È strano. Cosa abbiamo fatto loro? Forse lo scrivono solo in un momento di negatività e malizia. È noioso"

Ora, è chiaro che il producer non fosse abituato a determinate critiche visto che la maggior parte dei commenti su FF XIV sono normalmente positivi. È assolutamente corretto chiarire che gli insulti, le minacce e tutto ciò che è di più tossico in questo settore non possono e non devono esserci.

Tuttavia, è importante anche sottolineare che le critiche vanno ascoltate: Final Fantsay XVI è un gioco con svariati pregi, ma anche criticità evidenti. Il team deve ascoltare i feedback, anche quelli che possono fare più male per capire effettivamente ciò che i giocatori vogliono da un capitolo di Final Fantasy. Siamo vicini a Yoshida per eventuali commenti esasperanti che lo hanno abbattuto, ma non tutti vanno messi da parte.