Giochi PC Ubisoft e DRM, il sodalizio continua

Ubisoft ha confermato di aver rimosso, tramite una patch, l'obbligo di connessione a Internet costante durante le sessioni di gioco con alcuni titoli. L'azienda però gela tutti: il DRM non cambierà, le patch usciranno solo a diversi mesi dall'uscita dei titoli.

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a cura di Manolo De Agostini

Ubisoft ha confermato di aver smussato la solidità del sistema DRM sui propri videogiochi PC, rilasciando delle patch per alcuni titoli - tra cui Assassin's Creed II e Splinter Cell: Conviction - che hanno eliminato la necessità della connessione permanente ai server dell'azienda, anche durante le partite single player (Ubisoft arretra, il DRM dei videogiochi PC cambia). I giochi richiedono comunque l'autenticazione a ogni avvio.

L'editore francese ha tuttavia voluto mettere le cose in chiaro, soprattutto verso coloro che pensavano a un passo indietro: il sistema DRM - così come lo conosciamo - non sparirà, e ne sarà valutata l'implementazione caso per caso. Ubisoft, al più, rilascerà delle patch diversi mesi dopo l'uscita (come in questa occasione), per eliminare alcuni fastidiosi vincoli. I videogiochi in uscita nei prossimi mesi, salvo ripensamenti, dovrebbero quindi richiedere la connessione costante durante le sessioni di gioco, com'è stato sinora.

Insomma, la software house non vuole fare nessun passo indietro contro la pirateria. Le patch arriveranno dopo mesi dall'uscita dei giochi, quando la quasi totalità degli appassionati li avrà già acquistati. Inoltre, con gli aggiornamenti, Ubisoft otterrà anche un vantaggio: scaricherà i propri server dal carico imputabile ai collegamenti con le migliaia - se non milioni - di sessioni di gioco creato dai clienti sparsi per il mondo.

Come abbiamo già riportato in passato, questo sistema DRM è molto stringente, a tal punto che si può considerare un vero e proprio fastidio per gli acquirenti di copie originali - e non per i pirati. D'altronde dipendere da un server, anche per il single player, nasconde delle insidie verso cui il videogiocatore non può nulla.