GTA: dopo i ban, Take-Two vuole portare in tribunale alcuni modder

Dopo aver bannato alcune mod, Take-Two ha deciso di procedere per vie legali nei confronti di un team dietro un progetto di reverse-engineering di GTA.

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a cura di Alessandro Colantonio

Editor - GameDivision

Vi avevamo raccontato delle mod di GTA bandite da Take-Two nelle scorse settimane, in quanto gli studi di Rockstar starebbero lavorando a delle remaster ufficiali di Grand Theft Auto 3, Vice City e San Andreas, e l'azienda madre considerava alcuni lavori fanmade una minaccia alle loro possibilità di vendita. Adesso pare che la situazione per alcuni modder sia degenerata, dato che Take-Two ha deciso di muoversi per vie legali.

Ciò che ha fatto imbestialire Take-Two al punto da chiamare in causa gli avvocati è RE3, un progetto di reverse-engineering di GTA 3 e di Vice City che Take-Two non è riuscita a buttare giù negli scorsi giorni. O meglio, Take-Two aveva fatto cancellare il progetto una volta, ma è "misteriosamente" apparso di nuovo disponibile al download. Il team dietro RE3 è quindi finito nel mirino dell'azienda che non ha esitato a citarli in causa.

Il reverse-engineering, o ingegnerizzazione inversa, consiste nell'analizzare un software nelle sue funzioni per cercare di crearne una copia simile. Si tratta di un procedimento comune nell'informatica e assolutamente legale. In teoria non dovrebbero esserci motivi utili per arrivare fino al tribunale, eppure Take-Two sta cercando ugualmente di intimidire il team di RE3 con minacce legali. Il motivo di tale accanimento va individuato nell'EULA, l'accordo di licenza con l'utente finale di GTA 3: il progetto di reverse-ingeneering di RE3, per funzionare, ha bisogno di una copia originale di gioco, ma nell'EULA è chiaramente scritto che è vietata l'ingegnerizzazione inversa del titolo.

Non è la prima volta che un progetto di reverse-engineering di un videogioco viene trascinato in tribunale: come racconta The Dark Side of Gaming, ai tempi della prima PlayStation, Sony fece causa a un team che creò un emulatore della console. L'azione legale finì con un nulla di fatto. Il precedente potrebbe giovare a favore del team di RE3, infatti si pensa semplicemente che Take-Two stia solo compiendo azioni intimidatorie e che non voglia davvero andare fino in fondo. Tra ban e cause legali, resta comunque difficile capire perché tanto accanimento contro dei modder di un gioco vecchio di oltre 10 anni: è solo grazie a loro se titoli come GTA 3 vengono ancora giocati oggi.

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