GTA: The Trilogy sta per arrivare, ma gli altri?

GTA: The Trilogy - The Definitive Edition è uno dei titoli più attesi di novembre, ma noi di Game Division non dimentichiamo gli altri capitoli... E voi?

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a cura di Michele Pintaudi

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I fan l’hanno voluto per anni e anni e, alla fine, Rockstar ha risposto presente. Il prossimo 11 novembre Grand Theft Auto: The Trilogy - The Definitive Edition sarà infatti realtà, e i videogiocatori di tutto il mondo potranno finalmente (ri)scoprire tre titoli che hanno definito senza ombra di dubbio la storia di questo medium.

Una mossa decisamente astuta: cosa significa riproporre GTA III, Vice City e San Andreas nel 2021, in una veste del tutto rinnovata? Vuol dire fare un bel regalo agli appassionati di vecchia data ma, soprattutto, dare la possibilità alle nuove generazioni di scoprire tre capolavori che hanno segnato l’adolescenza di molti di noi. Noi di GameDivision non vediamo ovviamente l’ora, ma l’annuncio di Rockstar Games ha lasciato alcuni di noi con un pizzico di amaro in bocca e qualche interrogativo di troppo.

Uno in particolare dà il via a tutta una serie di riflessioni che oggi vogliamo condividere con voi: questa trilogia è e resta immortale, ma gli altri? Stiamo parlando di GTA: Liberty City Stories, Vice City Stories e soprattutto del quarto capitolo: tre giochi troppo spesso sottovalutati ma che, come vedremo, sarebbe davvero un crimine lasciar cadere nel dimenticatoio.

GTA: The Trilogy, la rivoluzione Rockstar

Quando nell’ottobre 2001 - già, ben vent’anni fa - Rockstar Games pubblicò GTA III, il mondo dei videogiochi stava per cambiare. Era iniziata una nuova era, e il nuovo prodotto dell’azienda newyorchese avrebbe sconvolto per sempre l’industria per com’era conosciuta: una rivoluzione era in atto, ma era appena all’inizio. Con l’uscita di Vice City prima e di San Andreas nel 2004 vennero scritte pagine fondamentali, non solo di storia dei videogiochi ma di come la concezione di intrattenimento si stava evolvendo verso una direzione mai esplorata prima.

Gli enormi risultati ottenuti in termini di vendite ma soprattutto di impatto culturale spinsero Rockstar, negli anni seguenti, a continuare sulla via che questa fortunata trilogia aveva tracciato così bene. In che modo? Molte realtà avrebbero accettato di fossilizzarsi, continuando a proporre lo stesso prodotto in una salsa leggermente rinnovata ma senza portare nulla di davvero innovativo. Rockstar Games no, nella maniera più assoluta.

Iniziarono infatti i lavori su qualcosa di grosso: un motore di gioco creato da zero che sarebbe poi diventato l’ormai inconfondibile RAGE, una tecnologia che ancora oggi non smette di stupire per quanto sia effettivamente migliorata in maniera esponenziale col passare degli anni. Nel mentre uscirono due titoli “di transizione” quali GTA: Liberty City Stories e Vice City Stories, due prequel pensati per fare da tramite nell’attesa di quel progetto enorme che fu GTA IV.

Quando quest’ultimo vide la luce nell’aprile 2008, l’industria dei videogiochi rimase senza parole. Si trattava di qualcosa di mai visto prima, dove la tecnologia veniva portata all’estremo per dar vita a un’esperienza capace di fondere realismo e intrattenimento in un modo davvero innovativo. L’impatto fu dunque molto importante, per un gioco che ancora oggi risulta ben più che godibile e che è senza dubbio tra i migliori capitoli della serie… Oppure no?

Sia chiaro, a nostro avviso GTA IV fu davvero una rivoluzione all’interno della serie e si tratta a oggi del capitolo forse più innovativo dell’intero franchise. La sensazione generale è però che, nonostante la bellezza di più di 30 milioni di copie vendute, si tratti di un gioco che ha lasciato un segno meno evidente rispetto ai predecessori. L’articolo di oggi vuole toccare proprio questo tema: perché mai l’avventura di Niko Bellic e i due GTA “Stories” non meriterebbero lo stesso trattamento riservato alla Trilogy?

I motivi sono diversi: dal fatto che i due capitoli di mezzo furono appunto di transizione fino a una campagna di marketing, per questi ultimi, di portata limitata in confronto agli altri titoli della serie. Al netto di questi fattori va però ricordato che, nonostante tutto, si tratta sempre e comunque di esperienze capaci di divertire e intrattenere in puro stile Grand Theft Auto. Non sarebbe forse un peccato, dunque, lasciare che finiscano nel dimenticatoio?

GTA IV: un’eredità troppo grossa?

Un quesito forse provocatorio ma che, a onor del vero, riesce a dar vita a riflessioni non del tutto scontate. GTA IV arriva infatti dopo un successo davvero senza precedenti per Rockstar, che era riuscita con appena tre titoli a sconvolgere per sempre l’industria e la storia del videogioco: un retaggio difficile da sostenere per chiunque, e nonostante l’eccellente qualità il gioco faticherà a raggiungere la stessa considerazione a livello culturale. Un vero peccato, nonché un rimpianto non da poco per chiunque abbia vissuto e apprezzato un capolavoro come GTA IV.

Non tutto è perduto però, come si suol dire in questi casi. Esiste sempre e comunque una fetta di community che, anche dopo tutti questi anni, è rimasta molto affezionata a GTA IV, a Liberty City Stories e a Vice City Stories. Senza dimenticare come questi ultimi due non abbiano mai ricevuto, ad esempio, una release ufficiale su PC, e come il quarto capitolo non sia mai approdato nemmeno su PlayStation 4 e Xbox One.

È difficile pensare che Rockstar Games si lanci, perlomeno a stretto giro, sullo sviluppo di tre rimasterizzazioni anche alla luce di altri progetti in cantiere che promettono di portare qualcosa di nuovo anche nella generazione corrente. Sognare non è però proibito, e anche se l’azienda newyorchese non è solita ad adagiarsi sugli allori del passato, un abbandono totale dei tre giochi è probabilmente da escludere.

Del resto stiamo comunque parlando di tre Grand Theft Auto: una serie che non ha certo bisogno di presentazioni, con un nome che da solo riesce a evocare tante emozioni e un interesse sterminato in milioni di giocatori in tutto il mondo. Proprio quest’ultimo fattore potrebbe, a nostro parere, spingere in futuro Rockstar Games a riproporre questa “altra” trilogia in una veste rinnovata. L’obiettivo? Il medesimo della tanto attesa Grand Theft Auto: The Trilogy - The Definitive Edition in arrivo l’11 novembre, ovvero far scoprire anche alle nuove generazioni dei titoli che non devono assolutamente andare persi. Perché se per molti sono semplici videogiochi va detto che, per altri, si può trattare di frammenti fondamentali che hanno contribuito a rendere anche solo un po’ più piacevole un determinato periodo della vita. I videogiochi, d’altra parte, sono anche questo.

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