Hollenshead: come si stanno mettendo le cose...

Il celebre videogioco cult degli FPS horror passa dal monitor dei computer al grande schermo delle sale cinematografiche. Abbiamo intervistato diverse figure chiave coinvolte nella creazione del film.

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a cura di Tom's Hardware

Hollenshead: come si stanno mettendo le cose...

THG: Pensi che i film basati sui videogiochi saranno migliori in futuro?

Todd Hollenshead: Penso che molto di quello che si vedrà dipenderà dalla qualità dello studio impegnato sul progetto, dal budget a disposizione e dal talento impiegato. Se si hanno persone di talento con abbastanza risorse, creeranno qualcosa di migliore rispetto a persone non qualificate e con un budget ristretto.

Non ho visto tutti i film basati sui videogiochi, ma ci sono alcuni che amo molto. Possiedo il DVD di Mortal Kombat, mi è piaciuto il primo film su Tomb Raider e penso che anche il film su Doom sia divertente. Più film sui videogiochi di qualità ci sono e maggiori saranno le persone di talento che si avvicineranno a questo mondo, così sarà meglio per tutti.

C'è molto interesse attorno al business dei videogame. Al momento mancano ottimi film basati sui videogiochi, ma ci sono eccellenti giochi basati sui film. Forse per il momento è vero che molti videogiochi che hanno fatto il salto verso il grande schermo non si sono rivelati molto buoni, ma credo che la situazione stia cambiando.

THG: Pensi che Hollywood ora tratterà i videogiochi in maniera più seria?

Todd Hollenshead: Certamente. Dovete ricordarvi che l'abilità di esprimere una storia e avere una significativa interazione con l'ambiente e gli altri personaggi sono cose importanti per costruire un universo credibile. Un film non è un mezzo interattivo. Certamente, i film hanno una serie di limitazioni e vantaggi rispetto al lavoro su un videogioco. Ma le cose cambiano quando si ha a che fare con luminari del mezzo non interattivo, come Spielberg con EA, e Peter Jackson coinvolto nel film di Halo. Il loro interesse per i videogiochi dimostra il potenziale del mezzo e che cosa si può farne.

Quando ero un ragazzo percepivo che i videogiochi erano per ragazzi e non per gli adulti. Ora che sono adulto, questa cosa è antiquata. Alla Id, abbiamo creato un mercato per adulti, non solo per ragazzi. Se chiedete a qualcuno della generazione dei miei genitori ? persone di 60 anni o più ? penso che fondalmentalmente non capiscano cosa siano i videogiochi. Ma se chiedete a qualcuno di quaratanni, fino a scendere ai ragazzi delle scuole, loro capiranno che cosa sono i videogiochi. Non sono semplicemente dei contenuti privi di interesse; sono avvincenti e ti permettono di provare numerose esperienze ed emozioni.

Guardandosi indietro...

THG: Qual è il tuo pensiero sull'esperienza che ha portato Doom a diventare un film?

Todd Hollenshead: C'è da dire che l'inizio del processo è stato frustrante, ma la partnership con la CAA è stata veramente importante. Si sono impegnati affinchè il tempo speso sul progetto fosse con persone veramente interessate. Questo ha apportato un cambiamento fondamentale nel nostro approccio al progetto. Molto tempo è stato investito sul progetto da Id e da me personalmente; vedere i risultati è stato molto gratificante. Camminare sul tappeto rosso per la premiazione dei film Hollywoodiani può essere consueto per gli attori, ma per gli sviluppatori di giochi è ancora un giorno speciale!

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