Humble Bundle esclude Russia e Bielorussia, prepara un bundle per l'Ucraina

Anche Humble Bundle dice no alla guerra in Ucraina e si tira fuori dai mercati russi e bielorussi, senza dimenticarsi della beneficenza.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Dopo Sony, Nintendo e Microsoft, ora anche Humble Bundle ha deciso di fermare tutte le operazioni in Russia. L'annuncio è arrivato nel corso della giornata odierna, con un breve comunicato stampa divulgato su Twitter, che annuncia anche il lancio di un bundle speciale con l'intento di racimolare fondi per l'Ucraina.

"Come molti nel mondo, condanniamo l'invasione in Ucraina e la crisi umanitaria che sta causando. Oggi sospendiamo le vendite dei nostri prodotti in Russia e Bielorussia", si legge nel tweet inviato da Humble Bundle. Chiaramente la sospensione non riguarda solamente i pacchetti di beneficenza, ma anche i giochi dello store e quelli pubblicati direttamente dall'etichetta. Una sospensione delle vendite del tutto simile a quella applicata da Ubisoft e Take-Two Interactive.

Chiaramente Humble Bundle non resterà a guardare e si unisce al rally di beneficenza di tantissime altre aziende. "Tanti di voi ci hanno chiesto come intendiamo aiutare l'Ucraina. Stiamo lavorando ad un charity bundle, per aiutare le vittime e i rifugiati del Paese. Annunceremo i dettagli in merito nel corso della prossima settimana", spiega la società nel suo comunicato stampa. "Nel frattempo vi invitiamo a donare direttamente a Razom for Ukraine, IRC (International Rescue Committee) e International Medical Corps".

Humble Bundle si unisce a tantissime altre aziende che hanno fermato la vendita dei loro prodotti in Russia. Al momento in cui scriviamo sono tantissime le società che hanno abbandonato il mercato, anche complice una svalutazione del Rublo e l'impossibilità di ricevere determinati pagamenti. Questo a causa delle sanzioni inflitte alla Russia da parte della comunità europea e che stanno avendo un effetto particolarmente negativo anche per i content creator russi, che nella giornata di ieri si sono visti negare i pagamenti da parte Twitch. Si spera chiaramente che queste manovre convincano il governo russo a rinunciare all'escalation e all'invasione attualmente in corso.