Intervista a Jean Alesi, prima pilota e ora maestro eSport!

Durante il Lucca Comics and Games, Jean Alesi e Matteo Bobbi hanno presentato ancora una volta la loro scuola eSport. Ecco l'intervista al campione di Formula 1.

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a cura di Francesco Caputo

Dalla pista a una postazione di simulazione virtuale
. Il passaggio non è particolarmente semplice da fare, ma Jean Alesi si sta dimostrando pronto con la sua nuova esperienza. Il campione di Formula 1, insieme al suo collega e amico Matteo Bobbi
, hanno presentato il Jean Alesi eSports Academy.

Questa nuova accademia permetterà ai migliori giocatori di videogiochi simulativi di diventare delle figure importanti dell'industria videoludica. L'ex pilota sarà al centro del progetto, infatti egli cercherà di portare la sua esperienza ai giovani piloti di Assetto Corsa (ma anche di altri titoli di corse ndR).

Gli eSport, innegabilmente, sono un fenomeno in costante crescita, anzi oseremo dire che stanno marciando con un tasso di sviluppo esponenziale. L'accademia che prende il nome di Alesi, infatti, è solo un esempio di come gli "sport virtuali" possano donare sana competitività e professionalità a milioni di giocatori del mondo.

La società e il mercato si stanno adattando alle nuove discipline elettroniche, infatti il Comitato Internazionale Olimpico pensa di effettuare un test per i Giochi Olimpici del 2024. Tutto questo è frutto di una base solita, rappresentata dalla community di appassionati che giorno dopo giorno popolano moltissimi eventi e dirette su Twitch (ormai piattaforma su cui vengono mostrati le manifestazioni planetarie in ambito eSport).

In occasione del Lucca Comics and Games, Alesi e Bobbi hanno partecipato a una serie di attività nella quale hanno espresso le loro emozioni e difficoltà legate agli eSport. In particolare, Jean ha parlato della sua prima esperienza in un simulatore, affermando di aver trovato non poche difficoltà; risolte (successivamente) con l'aiuto di un tecnico. I due, inoltre, sono rimasti colpiti da questo fenomeno; Bobbi ha affermato che, durante il suo lavoro di commentatore per Sky, il seguito e i numeri fatti dalla trasmissione superavano quelli di un semplice programma televisivo. Numeri che sono tutti a favore degli eSport, infatti moltissime società si stanno attrezzando per questi eventi.

Durante il panel, il duo Alesi-Bobbi hanno specificato come viene svolta la preparazione e gli allenamenti dei ragazzi. In particolar modo, i due campioni cercano di consigliare nel miglior modo possibile come bisogna eseguire una determinata curva. Il loro obiettivo è quello appunto di migliorarli e renderli competitivi per gareggiare durante le migliori manifestazioni eSport.

"Giustamente, quando vedo gareggiare un ragazzo in un tracciato che conosco, vedevo che il suo modo in cui inseriva la macchina nelle curve, tagliava certe curve e certi cordoli. Io, con la mia esperienza, so bene che alcune le puoi toccare e altre no. Dopo gli consigliavo cosa migliorare," afferma Jean Alesi." Dunque, riesco più a trasmettere questo tipo di informazione che fargli vedere come fare; perché guidare un simulatore faccio più fatica dei ragazzi".

Alesi, vista la sua carriera e gli sviluppi dopo il suo abbandono alle gare, ha compiuto il passaggio dal "reale al virtuale". Alla nostra domanda, il campione francese ha risposto con particolare fermezza, dichiarando che tale passaggio non può essere fatto facilmente. "Non è una cosa legare, secondo me; perché, per arrivare a un certo livello agonistico, richiede talmente lavoro che, o lo fai in un ambito oppure nell'altro. Il mondo reale è l'opposto del mondo virtuale, i piloti di formula uno deve assolutamente attraversare alcune fasi con il simulatore. Succede con Hamilton oppure con Vettel, per esempio".