Ritorno alla semplicità

Media Molecule sforna uno dei progetti più ambiziosi degli ultimi anni.

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a cura di Tom's Hardware

Ritorno alla semplicità

L'incentivo principale di questa modalità è il recupero di numerosi oggetti, che permettono di personalizzare il proprio Sackboy (il piccolo personaggio di pezza, eroe del gioco) e di creare una moltitudine di livelli (modalità a parte).

I primi stage di LittleBigPlanet sono di una semplicità infantile e permettono di familiarizzare con i comandi del gioco. Per trovare un minimo di sfida occorre raggiungere gli ultimi tre mondi , favoriti da un design davvero complesso. Indubbiamente è l'interazione con il paesaggio circostante a dar prova di maggiore inventività e divertimento, ma nell'insieme LittleBigPlanet non si spinge mai oltre la soglia del rischio , generando un sistema di gioco piuttosto lineare e semplice.

Rispetto ai migliori platform in circolazione, il titolo di Media Molecule non regge il raffronto. Pur ispirandosi alle avventure di Super Mario, a LBP manca un elemento: una giocabilità meticolosa. Manca infatti la precisione, soprattutto nei salti, che incitano all'azzardo (e quindi a un possibile fallimento), per non parlare di alcuni bug di collisione che ostruiscono l'avanzamento di Sackboy.

Di conseguenza, questa modalità Storia si tramuta ben presto in un'esperienza alternativa attraverso i cliché delle varie civilizzazioni percorse. In Russia, ad esempio, si viene attaccati dai soldatini di piombo, mentre in Giappone si possono incontrare ninja e lottatori di sumo.

Spazio alla creatività

Si è parlato molto di LBP per la sue caratteristiche rivolte al multiplayer, e non solo per la sua potenziale community. La modalità Storia, infatti, permette di percorrere gli stage in quattro giocatori, ma a dirla tutta il risultato non è poi così distante dall'avventura in singolo. Solo in coppia emerge qualche spunto interessante, che mette in risalto la cooperazione e la competitività, anche se quest'ultimo aspetto non è molto accurato.

Se il progetto fosse nato come un semplice gioco di piattaforme, a quest'ora staremmo parlando di un semplice platform spinto da un motore fisico davvero impressionante.

Grazie al cielo, la vera forza trainante di LittleBigPlanet è la possibilità di creare dei livelli da condividere con il resto del mondo. L'editor di gioco è senza dubbio uno dei più complessi che siano mai stati sviluppati: potete realizzare tutto ciò che vi salta in mente, a patto di munirvi della pazienza di un santo. Le creazioni più complesse, infatti, richiedono ore e ore di impegno, al punto che viene lecito domandarsi se non sia direttamente il caso di seguire un corso per level designer piuttosto che focalizzarsi solo su LBP.

In aggiunta, aspetto non da poco, ci vuole una certa creatività per generare qualcosa di bello e interessante, o quanto meno in grado di suscitare i favori della community online.

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