Medal of Honor incontra Battlefield 3 in single player

Anteprima della campagna single player e della modalità multigiocatore di Medal of Honor: Warfighter, il nuovo sparatutto di Electronic Arts. Riuscirà a dare filo da torcere a Call of Duty Black Ops 2? Scopriamolo insieme in questa preview!

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a cura di Tom's Hardware

Medal of Honor incontra Battlefield 3 in single player

Ogni scusa è buona per fare la guerra. DICE con Battlefield 3 ha scelto di sfruttare un gruppo di terroristi senza scrupoli che minacciavano le più grandi città del nostro pianeta. Medal of Honor: Warfighter non si allontana troppo dai sentieri battuti ma permette di combattere il terrorismo al di fuori dei confini abituali, trasportando il giocatore in una dozzina di paesi diversi e mettendolo nei panni di soldati di varie milizie.

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La missione che abbiamo potuto provare ci ha portato in Somalia, una terra con un bisogno disperato di un intervento della classica giustizia statunitense. Accompagnati da tre membri della nostra squadra ci è stato chiesto di portare a termine vari compiti. Un'ottima occasione per sperimentare il primo scambio di proiettili in questo FPS e vedere cosa bolle in pentola.

La prima cosa che ci è venuta in mente, e che sospettiamo sarà così anche per tutti gli appassionati di sparatutto, è di aver già giocato a Medal of Honor: Warfighter. Per quale motivo? Perché il gioco prende in prestito tutte le caratteristiche e le meccaniche di gioco di Battlefield 3, introdotte abilmente dentro l'atmosfera di un "Medal of Honor". Non mancherà infatti l'uso (o l'abuso) di sequenze scriptate che hanno il pregio di dare al gioco quel tocco di epicità che non guasta, anche se questo si tradurrà in una rottura del ritmo dell'azione. Una caratteristica tipica di molti sparatutto moderni, soprattutto delle campagne single player.

La nostra missione ci ha permesso comunque di divertirci per una buona mezzora, un lasso di tempo in cui siamo stati in grado di mettere le mani su varie armi moderne, la maggior parte già note agli appassionati degli FPS. La rappresentazione virtuale della potenza di fuoco è notevole, così come l'impatto dei proiettili sul paesaggio. Le pallottole fischiano nelle orecchie e la telecamera si sposta bruscamente durante i momenti più concitati.

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Il Frostbite 2 usato dagli sviluppatori è in ottimo stato di forma e si vede che il team di sviluppatori è riuscito a usarlo con abilità. Grazie alle potenzialità di questo motore abbiamo potuto assistere a razzi che fanno crollare muri e pezzi di edifici, ad animazioni realistiche e a espressioni facciali convincenti. Un aspetto tecnico che rasenta la perfezione? Non del tutto, perché la qualità grafica non è riuscita a convincerci pienamente della versione mostrata.

Nonostante tutto siamo convinti che i fan in attesa di Medal of Honor: Warfighter non rimarranno delusi dalla qualità e dalla bellezza di questo capitolo. La speranza è che non si creino aspettative troppo elevate di una campagna single player eccezionale, anche se la missione che abbiamo provato ci ha permesso di vivere alcune sequenze di tutto rispetto, come quella in cui abbiamo sfruttato un fucile da cecchino con una balistica molto sensibile e curata.

Inoltre gli sviluppatori ci hanno spiegato che sarà possibile adottare diversi approcci durante le missioni. Per esempio ci si potrà infiltrare in un edificio di nascosto senza allarmare i suoi occupanti, si potrà buttare giù tutto con un lanciarazzi o cercare di trovare un'entrata secondaria. Sono caratteristiche che non abbiamo potuto sperimentare nella versione provata, per cui prima di esprimere giudizi affrettati sulla libertà offerta dal gioco aspetteremo di testare la versione finale.

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Quello che possiamo dire è che ci sarebbe piaciuto un livello maggiore d'interazione con i nostri compagni di squadra (che in questa modalità non sono nient'altro che dei rifornitori ambulanti di munizioni), ma forse questo è un difetto legato soltanto alla missione che abbiamo provato. Il gioco mette in mostra il suo lato cooperativo (e probabilmente anche i suoi punti di forza) nella modalità multiplayer, che analizzeremo nelle prossime pagine.