Modern Warfare 2 non funziona e forse dovremmo smettere di giocarci

Dopo oltre 100 ore di gioco, forse dobbiamo ammetterlo: Modern Warfare 2 è semplicemente rotto e non è divertente come sembra.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Metto subito le mani avanti, perché voglio essere chiaro: Modern Warfare 2, l'ultima iterazione di Call of Duty, è davvero un bel gioco. Il gunplay è davvero meraviglioso, le armi a disposizione degli utenti anche, così come ovviamente lo sono le possibilità di personalizzazione. Si tratta di un capolavoro sotto ogni punto di vista, anche quello del supporto, da cui dovrebbero imparare tanti altri team come DICE e 343 Industries, che con i loro Battlefield 2042 e Halo Infinite sono inciampanti prima della partenza. Lo ripeto: MW2, come viene chiamato nel gergo dell'Internet, è un bel gioco. Eppure sono qui a dirvi che dovremmo immediatamente posare il pad o il mouse e tastiera e dedicarci ad altro.

Lo so, sembra un controsenso. Eppure, dopo aver accumulato oltre un centinaio di ore di gioco, mi sono reso conto di una cosa sola: Activision non ci ha molto in simpatia. A chi mi riferisco con il plurale? Semplice: a noi giocatori che ci divertiamo ed eravamo, almeno in passato, leggermente sopra l'average. Già, perché se anche voi siete con me, ovvero poco avvezzi agli shooter online tattici e più invece interessati al lato casual e non quello competitivo, vi sarete subito accorti che Modern Warfare 2 non vi premia, neanche per un singolo momento e anzi, quello che avete tra le mani è semplicemente uno dei peggiori giochi online che un utente appena sopra la media possa decidere di giocare.

Modern Warfare 2 è stato ucciso dallo SBMM

Metto subito le mani avanti: non sono un professionista, non ho mai giocato a Call of Duty con continuità. Il mio ultimo approccio alla serie di Activision risale ai tempi del primo lockdown, quando un amico decise di condividermi la sua copia del reboot di Modern Warfare. Siamo appunto in quarantena, impossibilitati a uscire e compro un abbonamento PS Plus per cominciare a giocare online. Mi piace, ma muoio spesso, non mi diverto: voglio vincere. Prenoto una sessione di coaching e comincio a migliorare, una quindicina di euro ben spesi per i risultati che stavo ottenendo. Le partite erano sempre equilibrate e non di rado mi capitava di dominare le lobby, finendo in prima posizione, anche ovviamente sudando il meritato podio in un free-for-all oppure in un Team Deathmatch o Dominio, la mia modalità preferita di quando giocavo a Call of Duty con un po' più di spensieratezza, libero ovviamente da impegni lavorativi e amorosi. Forte di quell'approccio così positivo e spinto un po' dall'idea di tornare a giocare online dopo tanto tempo, ho acquistato Modern Warfare 2. E me ne sono subito pentito.

Se sfogliate Reddit, gruppi Facebook o forum dedicati alla serie, vi sarete accorti che c'è una parola che sta dominando il web da quando il gioco è uscito. Quella parola (o meglio, quella sigla in realtà) è SBMM, che sta per Skill Based Matchmaking. Si tratta, in parole povere, di un sistema che dovrebbe cercare le partite in base all'abilità del giocatore, al fine di fornire lobby sempre più equilibrate. Non c'è nulla di male in tutto questo, peccato però che Infinity Ward abbia deciso di prendere questo sistema di matchmaking e stringere le maglie. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, oramai da oltre due mesi, ovvero l'aver reso un ottimo gioco praticamente ingiocabile per buona parte dell'utenza media.

Per la stesura di questo articolo mi sono avvalso di una serie di screenshot e clip catturate direttamente dalle mie sessioni di gioco. La prima immagine, che potete trovare poco più in basso, mostra un risultato decisamente ben al di sopra della media di un giocatore casuale: 35 uccisioni e 5 morti, con un punteggio oltre i 4.000 punti. Notare anche il bilanciamento del matchmaking: stiamo parlando di una partita di Hardpoint vinta 250 a 54. Questo non è un bilanciamento.

Quel risultato mi ha portato, appena due partite successive il giorno dopo, a ottenere una sfilza di serie negative da far invidia anche ai bot, che difficilmente potrebbero fare di peggio. Certo, qualcuno potrebbe parlare di un episodio rarissimo, ma no, non è così, anche perché la serie più alta di uccisioni realizzata è pari a 12, mentre il record è di circa 36, ancora superiore rispetto alla partita citata poco sopra. Per colmare ogni dubbio ho comunque scattato una serie di screenshot alla pagina delle statistiche di Modern Warfare 2, che potete trovare qui e che dimostrano, inequivocabilmente, come in realtà ci sia un peggioramento, un miglioramento e di nuovo un peggioramento. Un ciclo infinito, impossibile da spezzare.

La mia non è una testimonianza isolata: là fuori è pieno di utenti che si lamentano di questo loop, manco fossimo finiti in Deathloop. Ma perché tutto ciò accade? Il responsabile è proprio lo SBMM, o meglio, i suoi parametri. Già la presenza di tale strumento all'interno delle partite casual è follia pura, ma Infinity Ward ha stretto le maglie, rendendolo molto severo. L'esatto funzionamento è impossibile da conoscere (presumo sia protetto da copyright), ma la sensazione generale è che il sistema prenda in esame le ultime 5 partite. E questo sta portando ad altri problemi.

Il pericolo reverse boosting

Per ovviare al SBMM ci sono dei piccoli trucchi, che ovviamente dovrebbero andare contro il codice di condotta, ma che non sono un “reato” vero e proprio. Quello più utilizzato è il reverse boosting: in pratica si giocano intenzionalmente male una serie di partite, in maniera tale che il gioco riconosca l'incapacità del giocatore e abbassi i parametri per il matchmaking. Una volta fatto ciò, dopo un determinato numero di partite, le lobby saranno inevitabilmente più facili da affrontare. Ci sono poi altri piccoli trucchi, come per esempio acquistare due versioni del gioco per due console diverse e usare un account secondario con statistiche pessime per hostare le partite, in maniera tale da trovare sempre lobby molto più facili. Lo ripeto ancora una volta: non si tratta di lobby normali, ma lobby più facili, che per giocatori che hanno un K/D ratio superiore a 1.00 (si tratta, se non erro, del 20% della player base di Call of Duty) diventano delle vere e proprie passeggiate.

Il reverse boosting inquina ancora di più Modern Warfare 2, con il rischio a ogni partita di trovarsi davanti a giocatori nettamente più forti. Al momento il mio rateo oscilla tra lo 0.92 e lo 0.93 e mi è praticamente impossibile riuscire a risollevarlo. Certo, sicuramente più si andrà avanti con le Stagioni, più usciranno mappe nuove e più ci saranno bilanciamenti sarà possibile migliorarsi, ma ammettiamolo: chi vi scrive è un trentenne che alla fine della fiera vorrebbe solo divertirsi, senza doversi concentrare come se fosse una finale della Call of Duty League.

I problemi alla base del gioco

Oltre al matchmaking, ci sono poi altri parametri da tenere in considerazione. Le mappe, essendo letteralmente dei pezzi del terreno di gioco di Warzone 2, premiano poco il movimento e di più la lentezza. Non sarebbe necessariamente un male, se non fosse che ogni angolo resta insidioso e letale. Il time to kill è troppo basso, senza dimenticarci degli spawn, completamente rotti, come testimoniato da questa mia piccola clip catturata in una partita su Shoot House. E non è un caso isolato: capita più e più volte che il gioco regali una "free kill", con respawn dietro le spalle dei nemici oppure viceversa.

Le armi sono un altro problema, dato che non esiste, almeno attualmente, un bilanciamento vero e proprio: alcuni fucili sembrano mitragliette (come la famiglia del Kastov, per esempio) e il sistema ideato per il livellamento è semplicemente impensabile, perché obbliga il giocatore a grindare anche con fucili non proprio ideali a determinate modalità. Il tutto porta ovviamente a sconfitte ancora più pesanti e un generale senso di frustrazione.

Il problema non siamo noi casual

A un certo punto, probabilmente per capire al meglio se fosse un mio problema oppure no, ho deciso di fare un piccolo esperimento, ovviamente non conclusivo, ma che può darci una piccola idea su come siano davvero cambiati i tempi. Come avevo accennato a inizio articolo, l'ultimo Call of Duty che ebbi modo di giocare fu il primo Modern Warfare, grazie a una copia in condivisione con un amico. Impossibilitato ad accedervi, ho investito una ventina di euro per acquistare la versione Xbox. Dopo circa sei ore di gioco, senza le classi che utilizzavo all'epoca, senza le perk e i setup corretti (inclusi i comandi), le metriche parlano da sole, con un K/D di 1.00 e un W/L di 1.65.

Queste metriche non saranno ovviamente precise e non possono essere prese per oro colato. Ricordiamoci però che si tratta di un account fresco e presumibilmente, se il gioco non è stato abbandonato (difficile dirlo con certezza), è molto probabile che ci sia un evidente prova di come lo Skill Based Matchmaking sia decisamente più severo e difficile da contrastare in Modern Warfare 2. I numeri, d'altronde, sono questi.

Cosa dobbiamo fare con Modern Warfare 2?

Ora, questo articolo è più uno sfogo di una persona che ha pagato 80 Euro per non riuscire a divertirsi. La verità è che il gioco non si può abbandonare: al di là dei tanti problemi, se amate i first person shooter come me, Infinity Ward ha realizzato un pacchetto completo, ricco di divertimento praticamente per tutti. L'arrivo delle modalità competitive potrebbe avere degli effetti interessanti e magari andare gradualmente a ridurre l'effetto dello SBMM e dei bilanciamenti che affliggono l'esperienza di gioco più casual. Molto probabilmente, però, per tutti coloro che avevano dei risultati più che ottimi (e non scontanti) nei precedenti capitoli della serie, dovranno abituarsi all'idea di scendere di grado.

So long, Modern Warfare, e grazie per tutti i bei momenti.