Monster Energy Supercross 5 parte col turbo | Provato

Siamo stati i centauri di Milestone nell'anteprima del nuovo Monster Energy Supercross 5: ne siamo usciti sporchi di fango ma soddisfatti.

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a cura di Pietro Spina

Monster Energy Supercross 5 sgasa forte, solleva sassi e terra e ti schianta con prepotenza nel mondo delle corse acrobatiche a due ruote, che tu sia pronto o meno.Questo è quello che ho scoperto provando in anteprima l’adrenalinico titolo Milestone, pronto a trasformarci in veri e propri centauri del Supercross passo dopo passo, caduta dopo caduta, salto dopo salto. Chi ha già familiarità con la serie sa bene cosa si troverà tra le mani in questo quinto capitolo, una versione potenziata, migliorata e piena di novità rispetto ai titoli precedenti. Per tutti gli altri, è ora di mettere il casco e capire di che pasta si è fatti.

La versione preview messa a disposizione si concentra su un numero contenuto di modalità, utili a prendere la mano con i mezzi e capire l’impronta di questo capitolo. I primi istanti sono utili a creare il nostro alter-ego, personalizzabile per estetica come più ci aggrada (potendo optare anche per una corporatura maschile o femminile, definite "Tipo 1" e "Tipo 2") prima di mettergli un bel casco in testa. Scelta la nostra moto di riferimento, si parte con il tutorial in cui impersonare uno dei piloti del circuito - magari un campione come Eli Tomac - assolutamente ignaro della terribile figura che gli faremo fare.

Scherzi a parte, Monster Energy Supercross 5 fin dai primi istanti comunica in modo piuttosto netto ai nostri polpastrelli abituati a racing arcade o simulazioni su pista che c’è da passare per un nuovo processo di imprinting, che richiede di padroneggiare il controllo delle moto non solo ruote a terra, ma anche prima, durante e dopo i salti: il bilanciamento della moto è tutto e da solo fa la differenza tra un giro pulito o una serie rovinosa di cadute, anche se controller alla mano può sembrare di non aver compiuto errori.

Inizialmente il processo di apprendimento per i neofiti è davvero aspro, quasi frustrante, tanto che perfino realizzare una “partenza perfetta” potrebbe sembrare un’impresa, ma è sufficiente moderare il gas quando non necessario, lasciare andare un po’ la moto e capire come spostare il peso del corpo per iniziare a sorpassare i rivali in curva e inanellare salti doppi e tripli.

Andiamo a Scuola di Supercross

Per rifinire le (acerbe) abilità acquisite nel tutorial è stata introdotta la modalità Futures Academy, che ci offre una serie di prove di abilità costruite sulle nozioni di base e mirate a renderci dei piloti degni di partecipare alle competizioni titolate. Un passaggio necessario anche per familiarizzare con le terminologie come “Holeshot” (partire superando i gruppo per presentarsi in testa dopo la prima curva) o “Scrub” (acrobazia in volo che riduce il tempo di ricaduta di un salto), di certo non all’ordine del giorno per i non appassionati.

Le prove sono brevi e relativamente semplici, ma non necessariamente semplicissime da assimilare - o meglio, alcune sono più ostiche di altre, in particolare quelle che richiedono precisione ripetuta e al tempo stesso di stare sotto un tempo limite. Una volta usciti dalla “tana delle tigri” però, abbiamo inevitabilmente imparato qualcosa, anche se non ce ne si rende conto. Se poi invece si è ancora titubanti, è possibile optare per una scelta più prudente nel momento in cui ci viene proposto il grado di simulazione della nostra esperienza.

Decisamente poco simulativa è la funzionalità Rewind, ormai una feature piuttosto diffusa nei racing, che trova spazio anche in Monster Energy Supercross 5: una barra a schermo, divisa in tre sezioni, ci mostra quanti di questi riavvolgimenti abbiamo a disposizione e, una volta usati, possono essere ripristinati esibendosi in trick e azioni spettacolari durante la gara - un do ut des che premia i centauri più spericolati.

Certo, lo scopo ultimo è raggiungere la simulazione assoluta e il totale controllo del mezzo, ma prima di questo è possibile cucire il sistema di controllo sulle nostre preferenze, rendendo automatiche (o semi-automatiche) tante funzioni. Potendo intervenire prima dell’inizio di ogni evento comodamente dal menù è molto semplice studiare di volta in volta la configurazione migliore.

In attesa di testare le modalità di gioco principali, questa build di anteprima ci offre la possibilità di correre su tutte le piste del gioco creando eventi singoli come più ci aggrada. Oltre ai circuiti ufficiali del mondiale Supercross, troviamo anche piste originali Milestone e i divertenti tracciati “Compound”, situati all’aperto e con piste spesso più ampie rispetto a quelle interne.

450, 250 west e 250 east: a noi scegliere moto e pilota e optare per Main Event diretto o passare da una più articolata struttura di eliminazioni e ripescaggi. Tutto questo è possibile farlo anche in multiplayer locale, tramite split-screen! Una vera pacchia per le competizioni gomito a gomito.

Un Setup Studiato per la Pista

Monster Energy Supercross 5 fa tutto quello che deve fare in modo competente e adeguato, puntando alla simulazione senza però dimenticare le concessioni dovute a chi tensione, gravità, peso e fango non li può sentire sulla pelle. La scalabilità dell’esperienza permette l’accesso ai più, con la possibilità che questo prodotto vada ad insinuarsi nelle nostre cerchie di amici per diventare quel prodotto, a tratti esigente ma comunque equo, estremamente diverso dal solito e capace inizialmente di livellare le capacità dei partecipanti per poi accompagnarli in una crescita costante.

Per quel che concerne l’aspetto puramente estetico, allo stato attuale abbiamo tra le mani un prodotto costruito su Unreal Engine 4 che mostra un risultato estremamente onesto, senza strafare. La pulizia e chiarezza dei menù rendono facile la navigazione e livellano la percezione qualitativa del prodotto, mentre una volta in pista il motore di gioco è stabile e capace offrire un dettaglio “Ultra” ricco di finezze, offrendo un’effettistica ricercata (come la deformazione del calore vicino alle marmitte) e un’ottima gestione del motion blur sulle singole moto.

Un comparto funzionale che si spegne un po’ sulle inquadrature pre e post gara, celebrazioni comprese, sempre molto simili, ma l’atmosfera è comunque adeguatamente ricreata e la stabilità del framerate apprezzatissima.

Cosa chiedere a Monster Energy Supercross 5 prima della sua effettiva release? Il prodotto allo stato attuale funziona, diverte, ma ovviamente strizza l’occhio principalmente agli appassionati di motori, ruote graffianti e terra viva. Difficile scocchi il colpo di fulmine se non vi sono i prodromi, ma la qualità sembra esserci ed è messa a disposizione di tutti grazie all’approccio molto funzionale e la scalabilità dell’esperienza.

C’è curiosità per capire come sarà strutturata la carriera e quanto saranno godibili le nuove open map Compound, con un particolare occhio di riguardo alle due tempi - novità di questo episodio - che saranno utilizzabili in tutte le modalità di gioco. Tutto questo in attesa di scoprire come si presenteranno le versioni per console current e old gen. Dopo questa anteprima però un po’ di dimestichezza col mezzo dovreste averla: pronti alla gara?