Dopo Microsoft e Sony, ora anche Nintendo ha deciso di fermare le vendite (e le spedizioni) di hardware e giochi in Russia. L'annuncio è arrivato nel corso della giornata odierna, ma il colosso nipponico non è entrato nel merito dei dettagli della sua scelta, limitandosi a fornire due commenti piuttosto vaghi.
Nintendo ha da prima affermato di aver messo momentaneamente in pausa spedizioni e vendite dei suoi prodotti nel territorio russo. La casa di Kyoto non ha fornito una spiegazione vera e propria, ma si è limitata ad affermare che ha preso questa decisione in base alla volatilità della logistica delle spedizioni e delle distribuzioni. Probabilmente il riferimento a questa incertezza è dovuta alle sanzioni che l'Unione Europea, parte dell'Asia e gli Stati Uniti d'America hanno inflitto all'economia russa, escludendo ad esempio la nazione da alcuni SWIFT, il sistema di meccanismo che regolamenta i pagamenti tramite le banche.
Subito dopo aver annunciato lo stop alle vendite, IGN ha richiesto un commento da parte di Nintendo in merito alla situazione in Ucraina. La risposta non si è fatta attendere. Un rappresentante della casa di Kyoto ha infatti affermato che l'intera società è decisamente preoccupata per tutti coloro coinvolti nel conflitto attualmente in corso. Una presa di posizione decisamente standard, ma comunque meno precisa rispetto al rinvio di una esclusiva per Switch, avvenuto nella giornata di ieri proprio in risposta alla guerra attualmente in corso.
Nintendo è solamente una delle tante aziende ad aver fermato vendita e distribuzione dei suoi prodotti in Russia. Oltre a Sony e Microsoft, anche CD Projekt RED, Activision, Blooper Team, Electronic Arts, Ubisoft, Activision Blizzard e Take-Two Interactive hanno optato per il ban dei loro prodotti, oltre che alcuni colossi tech come Nvidia, Intel, AMD e PayPal. Continuate a restare sintonizzati su Tom's Hardware per tutte le novità e gli annunci in dirittura d'arrivo dal mondo dei videogiochi.
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