Nel panorama cinematografico degli adattamenti videoludici, la saga di Resident Evil ha attraversato fasi altalenanti, dividendo pubblico e critica per oltre due decenni. Ora spetta a Zach Cregger, regista del thriller Barbarian (2022), raccogliere l’eredità del franchise Capcom e tentare un rilancio sul grande schermo. Cregger ha chiarito fin da subito la sua visione: ignorare completamente le precedenti trasposizioni per concentrarsi esclusivamente sull’universo dei videogiochi originali.
L'approccio purista di Cregger
Il regista non nasconde la sua strategia creativa. “Non ho visto i film precedenti, semplicemente non fanno per me”, ha dichiarato in un’intervista. Al centro della sua ispirazione ci sono solo i videogame: “Amo i giochi, li ho giocati tutti. Ho finito Resident Evil 4 centinaia di volte, ne sono ossessionato”.
Si tratta di una rottura netta rispetto al passato cinematografico della serie, che comprende sei film diretti da Paul W.S. Anderson con Milla Jovovich, e il più recente Welcome to Raccoon City del 2021. Cregger considera i giochi come un “parco giochi personale”, da cui trarre liberamente elementi narrativi e visivi, con l’obiettivo di offrire un’esperienza che “onori quello che si prova giocando”.
Una trama originale nella Raccoon City canonica
Secondo fonti vicine alla produzione, il film seguirà un protagonista inedito: Bryan, un corriere di organi interpretato da Austin Abrams (Euphoria), coinvolto in una consegna notturna verso il Raccoon City General Hospital. Ma un incidente su una strada montana innevata segnerà l’inizio di un incubo.
Le anticipazioni parlano di un’impostazione più realistica e contenuta, con Bryan che si imbatte in una donna misteriosa e scopre un’epidemia già in atto. Descrizioni ufficiose fanno riferimento a “mutazioni tentacolari e bio-armi mostruose”, in linea con l’estetica body-horror tipica del franchise Capcom.
Il legame con l'universo videoludico
Il nome Bryan ha sollevato curiosità tra i fan: l’unico personaggio simile nella saga è Brian Irons, corrotto capo della polizia di Raccoon City in Resident Evil 2. Tuttavia, la diversa grafia e il profilo del protagonista suggeriscono si tratti di un personaggio completamente originale, ideato per il film.
La scelta di introdurre volti nuovi mantenendo ambientazioni familiari potrebbe rivelarsi efficace. Permette a Cregger di muoversi con libertà creativa all’interno di un universo noto, evitando i vincoli narrativi imposti dai titoli principali. L’uscita è fissata per il 18 settembre 2026, lasciando al regista il tempo necessario per affinare il progetto.
Il futuro del franchise tra cinema e videogiochi
Mentre la pellicola prende forma, anche il fronte videoludico si prepara a importanti novità. Resident Evil Requiem, il prossimo capitolo della saga, ha già superato il milione di wishlist su Steam. Il nuovo gioco introdurrà una protagonista inedita, Grace Ashcroft, in una Raccoon City post-apocalittica. Capcom avrebbe accantonato Leon S. Kennedy ritenendolo “inadatto al tono horror” previsto per il titolo.
Cinema e videogame sembrano dunque percorrere binari paralleli: da un lato, il gioco evolve attraverso nuove figure e scenari; dall’altro, Cregger mira a riscoprire le radici horror del brand, promettendo un film che, a suo dire, “spaccherà”. Un doppio rilancio che potrebbe riportare Resident Evil al centro della cultura pop contemporanea.