Protezioni Ubisoft, ecco puntuale il crash server

Il crollo dei server Ubisoft non ha permesso a molti utenti, nella giornata di ieri, di autenticarsi e di giocare con i titoli regolarmente pagati. Un primo "epic fail" per la protezione antipirateria implementata sui titoli PC dall'editore francese.

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a cura di Manolo De Agostini

Un crash dei server di Ubisoft ha impedito a chi ha acquistato gli ultimi videogiochi PC dell'azienda di poter giocare.

Nella giornata di ieri i server dell'azienda sono andati in crisi, forse per gli elevati accessi, impedendo a chi ha acquistato una copia regolare (per esempio Assassin's Creed 2) di poterla autenticare e giocare. Altri utenti, invece, hanno segnalato periodi di login estremamente lunghi.

Sui forum di Ubi.com sono iniziate a fioccare le proteste di chi ha speso fior di quattrini per poter rimanere nella piena legalità. A quel punto Ubisoft è intervenuta, scusandosi come da prassi. La frittata però era già stata fatta, soprattutto dopo che nelle settimane passate l'azienda aveva escluso qualsivoglia tipo di problema (Ubisoft aggredisce alle spalle pirateria e privacy).

Purtroppo sembra che questo sia lo scotto che a volte si deve pagare con un sistema di protezione che impone la connessione costante ai server via Internet. Al primo boom di accessi c'è stato il crollo dei server. E altri potrebbero seguirne in futuro. La protezione, che forse è stata già elusa (anche se Ubisoft nega), colpisce poco i pirati e tanto gli onesti. Forse è il caso di rivederne il funzionamento o lavorare per far sì che fatti come quelli accaduti ieri non si ripetano.