La nuova Frontiera del combattimento, tra vecchi difetti e diverse novità

Assassin's Creed III è il nuovo capitolo della saga di Ubisoft che vede contrapposti Assassini e Templari. Si passa dai precedenti capitoli ambientati in Medio Oriente, Firenze, Roma e Istanbul al Nuovo Mondo americano, con un nuovo protagonista.

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a cura di Tom's Hardware

La nuova Frontiera del combattimento, tra vecchi difetti e diverse novità

Le città della costa atlantica americana, per quanto vivaci e ricche di cose da fare, non possono reggere il confronto con Firenze, Gerusalemme o Roma. Il costante rinnovo del tessuto urbano, tipico dei paesi anglosassoni non ha consentito, infatti, ai vecchi insediamenti di essere riconoscibili ai giorni nostri, tanto che gli stessi abitanti di New York, Filadelfia o Boston faticheranno a riconoscere il luogo in cui vivono.

Non potendo contare su insediamenti particolarmente evocativi, gli sviluppatori si sono concentrati nel creare dei luoghi di raccordo capaci di rendere comunque affascinante lo scenario americano. In questo modo la Frontiera, con le sue foreste incontaminate, i fiumi impetuosi e i paesaggi selvaggi riesce ad affascinare il giocatore che troverà tra i suoi sconfinati spazi diverse attività con le quali passare il tempo.

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La natura selvaggia della Frontiera ha costretto gli sviluppatori a rivedere e semplificare il sistema di movimento. Connor, infatti, dovrà farsi largo tra pietre, fiumi e tronchi, scalare alberi e appostarsi su dei rami, in altre parole su percorsi non sempre chiari e leggibili come quelli cittadini. Se in passato, per attivare la corsa acrobatica, era necessario premere il tasto dorsale destro in combinazione con uno frontale, in Assassin's Creed 3 basterà la pressione di R1 per vedere Connor arrampicarsi su qualsiasi superficie.

In questo modo con il pollice della mano destra sarete liberi di controllare la telecamera o di usare il tasto d'attacco anche durante il movimento. Inoltre, grazie a questa semplificazione, gli sviluppatori sono riusciti a mettere una "sicura" ai movimenti del protagonista, che non compirà mai automaticamente balzi azzardati (come per esempio quello della fede o in questo caso un tuffo nel vuoto correndo sul ciglio di un burrone) senza un preciso comando dell'utente.

Questo faciliterà ulteriormente la fase platform del gioco, ormai relegata a una pura formalità. Dimenticatevi le impegnative scalate dei principali monumenti di Firenze, in Assassin's Creed 3, a parte qualche imponente albero secolare, basterà andare dritto per la vostra strada per vedere Connor arrampicarsi e superare agevolmente qualsiasi ostacolo, per quanto imponente sia.

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I vantaggi consentiti da questo cambiamento sono però notevoli: il gameplay è più dinamico e di rapido apprendimento, dato che sarà molto naturale muoversi ad alta velocità, senza paura di incorrere in errori fatali. Questo ha consentito di immaginare un sistema di combattimento ancora più profondo e vario che in passato, nonostante permangano alcuni dei problemi storici della serie Assassin's Creed. Innanzitutto i nemici attaccheranno ancora in maniera molto ordinata, lasciandovi aperta un'ampia finestra di tempo grazie alla quale contrattaccare facilmente.

Infatti, anche quando due avversari vi colpiranno contemporaneamente, lo faranno in modo da consentire una spettacolare doppia parata. Inoltre, una volta attivata l'animazione di attacco, sarete invincibili, elemento che vi concederà di mantenere costantemente un atteggiamento difensivo e attendere il momento giusto per contrattaccare, senza temere ripercussioni.

Tutto ciò ripropone il problema della sfida, in certi frangenti fin troppo bassa. Spesso, infatti, prediligerete le maniere forti a quelle silenziose e raffinate dell'assassino, proprio per l'efficacia dei modi spicci. Per cercare di controbilanciare, gli sviluppatori hanno inserito degli obiettivi secondari, solitamente legati alla propria abilità nel non farsi scoprire dalle guardie o nell'eseguire azioni in basso profilo, che andranno ad influenzare la percentuale di sincronizzazione a fine missione.

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A movimentare un po' le cose, arriva la capacità di rubare le armi da fuoco e utilizzarle immediatamente contro i vostri nemici, oltre a tutta una serie di nuove animazioni in grado di contestualizzare i combattimenti con l'ambiente di gioco. In altre parole vi potrebbe capitare di osservare una combo differente da quella classica, solo perché Connor sfrutterà un qualche oggetto, come un muro o una staccionata, per i suoi letali scopi. Capiterà inoltre spesso di far scontrare tra di loro i nemici e vederli ruzzolare per l'impatto. Sono state inserite anche nuove contromosse per difendersi contro le armi da fuoco: anticipando i movimenti dei nemici potreste decidere di usare il corpo di qualcun altro come scudo, o semplicemente vi sarà data la possibilità di ripararvi dietro un muro per sfuggire ai proiettili.

Tutti questi elementi creano sistema di combattimento piuttosto sporco, ma decisamente più divertente e realistico dei balletti a fil di spada dei precedenti episodi. Se confrontato con l'ottimo Batman Arkham City, Assassin's Creed 3 presenta un sistema di combattimento meno raffinato e pulito. L'ultima fatica Ubisoft riesce però, grazie alla quantità, a rendere i tanti scontri sempre godibili. Le nuove armi, come il tomahawk o il dardo con corda, sono molto divertenti da usare, e le nuove uccisioni, come quelle tramite impiccagione sono tanto crude quanto gratificanti.