Recensione SteamWorld Dig 2, andiamo in miniera!

L'avventura western steampunk di Image & Form ritorna con un secondo capitolo rifinito e potenziato.

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a cura di Danilo Iaccio

SteamWorld Dig 2

 

Image & Form pubblica il secondo capitolo di SteamWorld Dig su Nintendo Switch, PC, PS4 e PS Vita (Cross-Buy), che catapulta i giocatori nello stupendo universo western steampunk visto 4 anni fa.

SteamWorld Dig 2

CONTRO: Livello di sfida basso.

VERDETTO: Il solo pensare di andare a lavorare in miniera getterebbe addosso a chiunque un'enorme sensazione di stanchezza, ma la musica cambia del tutto quando è Image & Form a chiederci d'imbracciare un piccone e sporcarci di terriccio negli strati più profondi della Terra. SteamWorld Dig 2 si presenta più maturo e rifinito rispetto al passato, offrendo con la stessa divertente formula di gioco più contenuti e una longevità maggiore, al netto di un prezzo di acquisto più alto. A chi ha adorato il primo capitolo consigliamo l'acquisto senza remore anche di questo secondo episodio.

Il giovane team svedese Image & Form ci riporta nelle miniere per una seconda nuova avventura con SteamWorld Dig 2. Era il 2013 quando il gioco indie basato sull'opera prima di Image & Form, un Tower Defense datato 2010, approdava sui canali digitali prima di Nintendo e successivamente su PC e sulle altre console.

Un gioco dalle caratteristiche semplici, immediato e in grado di innescare nel giocatore di turno un'assuefacente voglia di scavare. Queste sono le peculiarità che ne hanno determinato il successo ed è su queste basi che gli sviluppatori hanno lavorato in questi anni, parallelamente allo sviluppo dello sparatutto a turni Heist uscito nel 2015.

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Le vicende riprendono dal finale del primo capitolo, brevemente riepilogate nelle prime battute di gioco. Aver giocato la prima avventura non è un requisito indispensabile. Gli avvenimenti hanno luogo in una Terra spoglia e desertica, abitata da robot dalle fattezze umane che cercano di vivere alla giornata come meglio possono.

Dalle miniere di Tumbleton a El Machino

Se in superficie è rimasto ben poco, in profondità la Terra nasconde tesori e segreti da trovare. Dalle lande di Tumbleton della prima avventura ci si sposta alla vecchia città commerciale di El Machino, con una nuova protagonista, Dorothy, partita alla ricerca del buon vecchio Rusty, l'eroe della precedente iterazione.

La ricerca da parte di Dorothy (Dot per gli amici) si complica in seguito ad alcuni strani fenomeni che sembrano essere legati a doppio filo con la scomparsa di Rusty e con la tecnologia aliena sparsa nelle caverne sotto la crosta terrestre.

La struttura di gioco è la medesima vista quattro anni fa. SteamWorld Dig 2 si presenta come un connubio di più generi ben amalgamati: dal celebre Metroid al meno conosciuto Dig Dug. Sezioni platform e sparatutto si alternano alla fase esplorativa scandita dalle picconate del nostro robot, che dovrà letteralmente farsi strada tra blocchi di terra e pietra.

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L'esplorazione è un elemento centrale del gioco ed è proprio in questo processo che scatta qualcosa nell'esperienza creata da Image & Form. Con tutta probabilità, invece di fermarsi nel punto di interesse designato sulla mappa, chiunque sarà tentato di continuare a scavare per perlustrare ogni anfratto, ricco di passaggi segreti, manufatti nascosti e minerali rari e preziosi racchiusi nei blocchi di terra.

Le più svariate risorse minerarie raccolte vanno vendute a uno dei cittadini della città di El Machino, che funge da luogo di ristoro e di potenziamento. Vendendo le risorse, infatti, si ottengono i soldi da spendere nel potenziamento dell'equipaggiamento, a cui si possono applicare tantissime mod, che attivano diversi tipi di bonus, al costo di pezzi di ingranaggi. Questo tipo di risorsa si trova nei meandri nascosti delle caverne e più avanti nel gioco può anche essere comprata.