Conclusioni

Come comportarsi con i rimborsi di Steam e di altri fornitori di beni digitali? Scopritelo con la nostra guida sul diritto di recesso online.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

In linea generale, la normativa del Codice del Consumo applicabile ai contratti conclusi a distanza, è stata introdotta appositamente per evitare che eventuali errori commessi dai Consumatori in fase di acquisto potessero arrecare loro dei pregiudizi.

Infatti, gli oneri informativi che devono offrire i Professionisti prima e dopo la stipula del contratto, sono molto rilevanti: un eventuale inadempimento degli stessi può comportare ripercussioni molto negative sulla loro attività economica.

Dall'altro lato, tali disposizioni "tornano utili" anche agli stessi Professionisti: il diritto di recesso - paradossalmente - incentiva l'acquisto a distanza, perché se non esistesse difficilmente i Consumatori si affiderebbero a tale strumento.

Per quanto riguarda i contratti sopra delineati, il Consumatore deve sempre e comunque prestare una particolare ed ulteriore attenzione in fase di acquisto; infatti, in alcune ipotesi, non ha alcuna possibilità di "ripensamento".

steam giochi

Tuttavia si è consapevoli che il "mondo" degli acquisti online, anche di software, è molto dinamico; con pochi click il Consumatore può, direttamente da casa, fruire dei contenuti richiesti.

Ma proprio per tali ragioni è opportuno essere scrupolosi anche con riferimento alla scelta Professionisti cui ci si affida, i quali a volte attuano delle condotte non conformi alla legge. Purtroppo ciò avviene nella loro sicurezza di avere una limitata esposizione ad azioni legali (sono pochi i soggetti disposti a sostenere i costi di una causa, e ad affrontare i relativi rischi, a fronte di un acquisto di poche decine di euro).

Inoltre, tale cautela deve essere prestata soprattutto laddove venga richiesto al Consumatore di rinunciare al diritto di recesso.

Se non si è sicuri, vale la pena non rinunciare al diritto; tuttavia in questo caso il Professionista eseguirà la prestazione solo una volta decorso il termine di 14 giorni dalla stipula del contratto, oppure, semplicemente, non consentirà al Cliente di fruire dei suoi servizi.

D'altro canto è il buon senso, oltre alla legge, ad imporre ai Professionisti di rispettare i loro Clienti, con l'adozione di regolamenti contrattuali più favorevoli. Infatti, i più grandi operatori di e-commerce, in continua crescita, hanno una politica sul recesso migliore anche rispetto a quella prevista dal Codice del Consumo.

Dott. Flavio Azzariti - Studio Legale Associato Fioriglio-Croari