Clausole non conformi alla legge e casi particolari

Come comportarsi con i rimborsi di Steam e di altri fornitori di beni digitali? Scopritelo con la nostra guida sul diritto di recesso online.

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a cura di Tom's Hardware

Clausole contrattuali non conformi alla Legge: possibili rimedi

Ancora oggi, nonostante sia passato quasi un anno dall'entrata in vigore delle nuove regole, alcuni Professionisti non si sono adeguati, oppure hanno predisposto dei contratti che paiono stravolgere il contenuto delle norme.

In questi casi il Consumatore, una volta verificata la non rispondenza delle disposizioni Contrattuali al dettato Legislativo, ben potrà invocare il diritto di recesso alla sua controparte.

In caso di rifiuto del Professionista, il Consumatore ha facoltà di insistere nella richiesta formulata, eventualmente attivando uno dei metodi "alternativi" di risoluzione delle controversie (ad es. negoziazione assistita, mediazione), oppure chiedendo l'intervento dell'Autorità Giudiziaria.

Sul punto, si ricorda che il Foro inderogabilmente competente a dirimere la vertenza è stabilito nel luogo in cui il consumatore è residente o domiciliato e non, invece, il diverso luogo che il Professionista ha eventualmente stabilito nel contratto.

AGCM

Il Codice del Consumo prevede inoltre che, in caso di violazione delle norme da parte dei Professionisti, potrà intervenire l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, sia d'ufficio che su istanza degli interessati.

Se l'AGCM accerta violazioni delle norme, può inibirne la continuazione eliminandone gli effetti, e comminare altresì eventuali sanzioni.

Casi particolari

Di seguito si delineano alcuni casi particolari, che sono suscettibili di essere ricondotti erroneamente nell'ambito di applicazione del diritto di recesso, e che invece permettono di invocare altre tutele.

Se gli acquisti vengono effettuati da parte di un hacker per causa imputabile al Professionista, ben potrà il Consumatore rivalersi sul medesimo, chiedendo la restituzione delle somme addebitategli.

Diversamente, se il crimine informatico non dipende dal Professionista, il Consumatore potrà solo rivolgersi al proprio istituto di credito per bloccare - se possibile - la transazione, nonché all'Autorità Giudiziaria per far valere i propri diritti verso il responsabile.

hacker

Ciò non toglie, comunque, che alcuni Professionisti attribuiscano contrattualmente, ai loro Clienti, rimedi particolari in queste ipotesi.

Se il contenuto digitale presenta dei vizi e dunque non funziona, il Consumatore potrà avvalersi della Garanzia prevista dal Codice del Consumo (che è ipotesi diversa dal diritto di recesso), chiedendo la sostituzione del supporto materiale, oppure la trasmissione di un nuovo file funzionante.

Infine, se il software non funziona per causa imputabile al produttore hardware, nulla potrà il fornitore del servizio, se ha adempiuto agli obblighi che la legge gli prescrive.

Diversa, invece, l'ipotesi in cui il Professionista fosse già stato a conoscenza di particolari malfunzionamenti con determinati hardware e non abbia tuttavia informato il Consumatore in merito a tale circostanza. Anche in questo caso, il Consumatore potrà invocare la Garanzia prevista dalla Legge, chiedendo la sostituzione del software con uno compatibile all'hardware, oppure richiedere la risoluzione del contratto con la relativa restituzione del prezzo versato.