Laser tra le stelle

La saga di Star Wars diventa protagonista di un fantastico RTS, completo, longevo, ricco di spunti interessanti e graficamente accattivante. Prepariamoci a scendere sul campo di battaglia e a riscrivere la storia di una delle più coinvolgenti avventure di Lucas.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Laser tra le stelle

Ogni qualvolta approdiamo su un pianeta nemico, o il nemico ci attacca, un avviso ci allerterà riguardo l'inizio di una battaglia galattica. A questo punto potremo decidere tra la risoluzione automatica dello scontro o se scendere sul campo di battaglia e controllare direttamente le unità coinvolte.

La risoluzione automatica non è sempre la scelta migliore, dato che lo scontro viene risolto statisticamente e non viene considerata l'abilità del giocatore. In altre parole, le perdite saranno sempre maggiori e non è sempre detto che lo scontro vada a buon fine, rischiando di perdere più unità del necessario.

Se sceglieremo di comandare in prima persona la flotta, verremo catapultati nello spazio sopra al pianeta per prepararci allo scontro. Diversamente da altri giochi simili, vedremo solo lo spazio attorno alle varie unità, mentre il resto dell'area di combattimento sarà avvolta dalla nebbia spaziale. Ciò significa che potremo vedere e attaccare le navi nemiche solo quando si troveranno nelle vicinanze.

Lo spazio, diversamente da come si può pensare, non è un'unica distesa vuota ma, per rendere il campo di battaglia più intricato, l'intera area è disseminata di campi di asteroidi e nebulose che, se attraversate, ostacoleranno a metteranno a repentaglio la salute delle nostre unità.

Gli scontri sono gestiti analogamente alle battaglie terrestri e, più in generale, sono simili a quelli di altri giochi strategici. Ciò significa che potremo adattare le classiche tattiche, impegnando navi che possono bombardare a distanza come prima difesa, per poi effettuare incursioni ravvicinate con X-Wing o Tie Fighter, o utilizzare i cannoni ionici di alcune navi per bloccare i nemici o i grandi colossi, come Fregate, Corvette o Star Destroy, per infliggere un attacco massiccio.

La differenza sostanziale che rende questi scontri più interessanti riguarda la modularità delle navi più grosse. Per esempio, se daremo l'ordine ad uno squadrone di X-Wing di attaccare una Star Destroy, potremo decide su quale settore dell'incrociatore imperiale concentrare i laser; se attaccheremo gli hangar, eviteremo il decollo dei caccia Tie Fighter nemici, mentre se attaccheremo i motori o il generatore degli scudi, potremo bloccare o abbattere drasticamente le difese. Allo stesso modo potremo decidere di concentrarci principalmente sui cannoni laser o sulle bocche dei missili fotonici.

Per vincere uno scontro, anche in questo caso l'obiettivo primaro sarà quello di distrugge le forze nemiche e la stazione spaziale. Una volta distrutta la flotta spaziale si potrà atterrare sulla superficie del pianeta.