La nascita di un nuovo fenomeno
Genere: Simulatore di vita
Sviluppatore: Maxis
Distributore: Electronic Arts
Voto: 7.5/10
Atteso come il messia da milioni di potenziali acquirenti, Spore è finalmente sbarcato sul pianeta Terra, con la forte convinzione di poter monopolizzare l'attenzione dell'utenza PC per almeno un paio di mesi. L'ultima creazione di Will Wright, tra l'altro, era già un fenomeno prima ancora di nascere: tutti ne hanno parlato, telegiornali nazionali inclusi, con i primi analisti a contendersi le stime sulle faraoniche cifre di vendita finali. In aggiunta, da giugno ad oggi è stato possibile assaporare l'universo di Spore con Creature Creator, un tool per la realizzazione di creature che ha visto ben oltre 3 milioni di mostri varcare la soglia del sito internet ufficiale. Insomma, se il destino dei propri mostriciattoli è un'incognita fino alla fine, quello di Spore sembra già segnato da un inevitabile successo.
Il concetto alla base di Spore è piuttosto semplice. Il gioco è suddivisibile in quattro fasi ben distinte: creazione, evoluzione, esplorazione e condivisione. Il primo passo prevede la nascita di una cellula all'interno di un contesto primordiale, nel quale può vagare senza meta con un solo ed unico scopo: mangiare senza essere mangiata. Man mano incrementa il proprio bottino, la creatura può essere migliorata e decorata con nuovi elementi utili per incrementare le abilità di attacco, difesa e velocità di spostamento.
Lo step successivo è il passaggio alla terra ferma, con l'editor sempre a portata di mano per preparare un look più avanzato e lanciare il mostriciattolo alla conquista dei nidi delle altre specie. Da qui in poi, il gameplay ruoterà su sé stesso, generando situazioni abbastanza simili tra di loro (incontri o scontri con altre creature, esplorazione del pianeta) e con uno scopo ben preciso: evolversi per passare alla tappa successiva.