Regola numero uno: avere un buon cardiologo

Recensione di Red Dead Redemption: Undead Nightmare, l'espansione che porta gli zombie nel gioco dell'anno di Rockstar.

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a cura di Tom's Hardware

Regola numero uno: avere un buon cardiologo

Con l'arrivo di tutti questi zombie, i combattimenti sono un po' confusi. È finito il tempo delle sparatorie in cui bisognava nascondersi per sopravvivere, anche se è sempre possibile scontrarsi con questi esseri non-morti. A causa del grande numero di nemici e della loro rapidità, ci si ritrova spesso ad abusare del sistema Dead Eye, il bullet-time manuale che permette di bloccare diverse creature per ripulire velocemente la zona. Questo strumento si rivelerà ancora più utile in caso di zombie che si arrampicano velocemente. Il sistema di rigenerazione della salute è uguale a quello originale, quindi il primo morso che subirete non vi trasformerà in un cadavere ambulante. Basterà mettersi al sicuro per qualche istante in caso di gravi ferite. Bisogna riconoscere che John non mostra una grande agilità, soprattutto quando deve voltarsi.

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Oltre ai vari fucili, il titolo propone qualche arma per combattimenti corpo a corpo come le tomahawk, il tradizionale lazo o la torcia, che è la migliore in materia di distruzione di cadaveri. Avrete la possibilità di giocare in maniera astuta con qualche oggetto trovato qua e là, ad esempio un elisir che attira gli zombie.

Infine si può notare che, vista la rapidità dei non-morti, è meglio sparare a bruciapelo piuttosto che mirare alla testa, sopratutto considerato lo strano comportamento dell'IA. Infine il gioco offre una modalità multiplayer davvero complicata, che consiste nell'affrontare orde di zombie in successione.

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Un bel colorito verdastro

Per quanto riguarda la tecnica, Undead Nightmare è un clone migliorato di Red Dead Redemption. Qualche correzione qua e là, anche se il gioco è ancora pieno di bug grafici e di collisione. Il gioco non ha nulla da invidiare alla concorrenza, e propone un'estetica sempre elegante, con un'atmosfera lugubre resa in maniera deliziosa. L'aspetto sonoro ha subito qualche ritocco per fondere lo stile western allo sparatutto "zombiresco", il tutto per un risultato più che convincente.

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