Dopo il controverso caso del governo belga, ora anche l'Olanda si oppone al sistema economico delle loot box nei videogiochi. E quattro titoli potrebbero essere sanzionati o addirittua ritirati dai negozi dei Paesi Bassi.
Il dibattito sulla possibile similitudine tra loot box e gioco d'azzardo continua ad infiammare non solo gli appassionati di gaming, ma anche l'opinione pubblica. E, di riflesso, a catturare l'attenzione dei governi. L'autorità che regolamenta il gioco d'azzardo ha infatti dichiarato che le loot box violano le leggi vigenti in Olanda, mettendo sotto indagine diverse produzioni videoludiche, tra cui spiccano anche alcuni dei protagonisti dell'industria più amati dagli appassionati.
Le loot box, per chi non lo sapesse, sono pacchetti che possono essere acquistati pagando moneta reale in modo da ottenere skin o altri oggetti rari in-game. Ebbene, l'autorità olandese ha preso in esame i dieci giochi più popolari che hanno al loro interno questo tipo di offerta, e ha deliberato che quattro di questi non sono a norma, lasciando la possibilità di rivendere gli oggetti ottenuti in tutto il mondo. I giocatori così acquistano più scrigni per ottenere oggetti rari in modo da guadagnare soldi. I giochi incriminati rispondono ai nomi di Rocket League, PlayerUnknown's Battlegrounds, DOTA 2 e FIFA 18.
Il sistema di loot box non vi spaventa? Provate quello di Overwatch, frenetico sparatutto online di Blizzard.