Sul campo, continua

Recensione - Anteprima della Sony A7, la prima e (per il momento) unica mirrorless full-frame disponibile. Con la sua "gemella" A7R, promette di rivoluzionare il mercato fotografico.a

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a cura di Tom's Hardware

Sul campo, continua

L'autofocus si è dimostrato reattivo ed efficace, al pari delle migliori mirrorless e dei corpi reflex di fascia media. In condizione di buona luce è perfetto mentre, pur rimanendo su ottimi livelli in assoluto, non eguaglia le prestazioni delle reflex hi-end quando la luce ambientale si abbassa (sensibilità massima 0 EV).

A proposito di prestazioni, la cadenza di scatto non si può dire entusiasmante: 5 fps se ci si accontenta del focus lock sul primo fotogramma, ma solo 2,5 fps con AF continuo. In compenso, abbiamo apprezzato la profondità della raffica: ben 25 immagini a 5 fps in formato RAW+JPEG costituiscono un eccellente bottino; serviranno circa 20 secondi per la scrittura su memory card, qualora si sfruttassero tutti e 25 i frame disponibili.

Nel gioco di riflessi, tutta la differenza tra la mirrorless A7 e un corpo macchina reflex con sensore di pari formato. 

Proprio la cadenza di scatto è il limite fotografico che, pur senza dedicarci alla fotografia sportiva, abbiamo sentito maggiormente nei giorni spesi con la A7. Il suo peggior difetto in assoluto, però, non ha a che vedere con le funzionalità del corpo, ma con l'autonomia della batteria davvero modesta: 270 scatti secondo lo standard CIPA, qualcuno in meno in base alla nostra esperienza se si fa un uso disinvolto del display. In pratica, ci è capitato di uscire la mattina per una giornata di scatti e di rimanere "a secco" a metà pomeriggio, il che per un corpo destinato a utenti evoluti è oggi a nostro avviso inaccettabile.

Per quanto riguarda le funzioni accessorie, bene la presenza del Wi-Fi (ottimamente implementate le funzioni di controllo remoto tramite cellulare, tramite App dedicata) con supporto NFC, e certo non guasta la compatibilità della fotocamera con le App Sony PlayMemories, mentre potrà rivelarsi un limite l'assenza dello stabilizzatore d'immagine a livello di sensore che si trova su altri corpi macchina Sony - dei 5 obiettivi FE oggi disponibili, il 35 e il 55mm Zeiss non sono stabilizzati.   

Tramite apposito adattatore, la A7 può utilizzare anche ottiche A-mount. Evidentemente, alcuni super-tele (qui il 70-400mm F4-5.6 G SSM II) appaiono decisamente sovradimensionati rispetto al corpo macchina.  

R o non R?

La grande differenza tra le due fotocamere - per il resto sostanzialmente identiche - è data dal sensore, che già per la A7 "standard" è piuttosto ricco di Mpixel (24 effettivi) ma che, nel caso della A7R, raggiunge la stratosferica quota di 36, ponendosi al vertice delle fotocamere 35mm al pari della Nikon D800. Il sensore della A7R è inoltre privo di filtro ottico passa basso, per una nitidezza ancora più elevata.

La maggiore risoluzione ha però un impatto sulle prestazioni: la cadenza di scatto con autofocus continuo passa da 2,5 a 1,5 fps, quella con messa a fuoco sul primo fotogramma da 5 a 4 fps. Anche il tempo syncro flash diminuisce, da 1/250s a 1/160s. Con la A7R, si deve infine fare a meno della messa a fuoco ibrida (117 punti a rilevazione di fase) per basarsi solo sulla tradizionale rilevazione di contrasto su 25 zone.  

Al momento della prova, il prezzo della A7R è pari a 2099 Euro, quello della A7 è pari a 1499 Euro, mentre il kit A7 + FE F3,5-5,6 28-70mm costa 1799 Euro.