Test in studio

Recensione - Anteprima della Sony A7, la prima e (per il momento) unica mirrorless full-frame disponibile. Con la sua "gemella" A7R, promette di rivoluzionare il mercato fotografico.a

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Test in studio

Iniziando con i test di risoluzione standard, eseguiti a 50mm con apertura f/5.6 dobbiamo innanzitutto rilevare il notevole livello di dettaglio garantito dalla A7. Il JPEG sfiora (dato compensato) le 2900 LW/PH al centro, il RAW sviluppato in Camera RAW 8.3 le raggiunge esattamente. In entrambi i casi, leggero undersharpening - quindi immagini leggermente "morbide" - ma grandissima abbondanza di dettagli.

Tra le mirrorless da noi testate finora, solo la Fujifilm X-Pro 1 regge il confronto; va comunque detto che, a causa della scelta più elitaria effettuata da Fujifilm riguardo alle ottiche (nessuno zoom standard disponibile al momento del test), la X-Pro 1 è stata testata con un'ottica fissa di categoria superiore (XF 60mm F2.4R Macro).     

Tra il RAW e il JPEG la differenza è minima: il RAW sviluppato in CR 8.3 con impostazioni predefinite mostra una maggiore morbidezza ma anche una minore tendenza a esibire artefatti, e un livello di dettaglio leggermente superiore; si tratta comunque di dettagli.

Il peggior dato relativo all'aberrazione cromatica, stranamente registrato a 50mm.

Decorosa la "tenuta" ai bordi con l'ottica in kit (1440 / 1182 LW/PH i dati, rispettivamente, compensato con R=4 e non compensato), bordi dove si osserva anche un'aberrazione cromatica visibile ma non drammatica (0,846 pixel il RAW, 0,504 pixel il JPEG automaticamente corretto in-camera).

Le distorsioni a 50mm, in assenza di correzione - evidente l'effetto "cuscinetto".

Indagando più a fondo sulle qualità dell'ottica, possiamo dire che, come spesso accade per questo tipo di zoom, la nitidezza al centro è massima a 28mm, focale alla quale le aberrazioni cromatiche sono perfettamente sotto controllo (solo 0,32 pixel il JPEG corretto in-camera); all'estremo wide, però, la nitidezza ai bordi cade in modo evidente (902 LW/PH il dato compensato con R=6, 25% di undersharpening). Leggera perdita di nitidezza massima a 70mm (circa 2500 LW/PH), che però a questa focale viene sostanzialmente mantenuta in tutti i punti del campo inquadrato; le aberrazioni cromatiche continuano e rimanere perfettamente sotto controllo.

Rispetto ai diaframmi, possiamo invece dire che la nitidezza tiene molto bene fino a f/11 incluso, per poi mostrare un leggero calo a f/16 e a f/22, dove un'analisi visiva dei target porta ad assegnare ancora 2200 LW/PH. Solo a f/32 si ha un vistoso calo di nitidezza (circa 1700 LW/PH). Davvero un ottimo risultato.

Il suo peggior difetto è dato dalle distorsioni, di cui l'utente medio non si accorgerà neppure essendo queste ottimamente corrette in-camera, ma che risultano ben visibili lavorando con i RAW. Stupisce negativamente, in particolare, l'evidente distorsione a cuscinetto che si osserva a 50mm.  Nel complesso, comunque, a 300 Euro aggiuntivi se acquistata in kit, quest'ottica è sicuramente un buon affare.

Buono il comportamento rispetto al colore, con il JPEG standard che esibisce errori cromatici contenuti e una saturazione pressoché perfetta. L'errore di esposizione è trascurabile a 100 ISO (leggera sottoesposizione pari a -0,19 f/stop) e il rumore, è, come ci si aspetta da un sensore full-frame, molto contenuto: 0,38% sul canale luminanza a 100 ISO, sostanzialmente alla pari con reflex full-frame come la Nikon 600D o la Canon 5D Mark III (0,34% per entrambe), e decisamente più contenuto rispetto alla media delle mirrorless testate finora (0,57%).