Chromecast, come ha cambiato il mio rapporto con la TV

Basta poco per portare un tocco di modernità in famiglia e cambiare alla radice il modo di usare e consumare la televisione. Con Google Chromecast si può vivere senza antenna tradizionale e senza satellite.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Non ho una smartTV e probabilmente non ce l'avrò ancora per parecchio. Il fatto è che non mi piace cambiare un oggetto che funziona, e il mio televisore Samsung FullHD da 40 pollici funziona ancora benissimo. Per di più sono ormai più di sei anni che ho staccato il cavo dell'antenna e quello del satellite.

Ma allora che cosa lo tengo a fare il televisore? Si potrebbe pensare che sia una robaccia inutile, ma non è così. Collegando una Google Chromecast di prima generazione posso guardarmi tutta la collezione di video che tengo su Plex (il server è un vecchio computer riciclato), Netflix, Youtube e alcune altre applicazioni. Oggi si trova il modello nuovo a 35 euro spedito

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Il televisore lo accendiamo tutti i giorni, e ogni giorno usiamo la Chromecast. A volte "il telecomando" è il mio Xiaomi o l'iPhone della mia compagna, a volte l'iPad che di solito sta in salotto - ammesso e non concesso che i bambini non abbiano scaricato del tutto la batteria.

Funziona tutto alla perfezione, tranne in quei pochi momenti in cui i disturbi Wi-Fi sono eccessivi - devo ancora capire cosa fanno i miei vicini tra le 20:00 e le 21:00. Ma probabilmente riposizionare il router potrebbe risolvere; di solito manca il tempo anche solo di pensarci, e quando il tempo c'è la voglia latita.

Non solo funziona, ma è anche semplicissimo. A parte il più piccolo, poco meno di quattro anni, tutti sanno avviare l'applicazione, attivare la connessione con la Google Chromecast e far partire la riproduzione. Dopodiché il telecomando del televisore è sufficiente per regolare il volume e la funzione Play/Pausa.

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Se avessi l'applicazione direttamente sul televisore i bambini non dovrebbero usare il tablet per alternare "un episodio tuo e uno mio". Potrebbero farlo usando il telecomando del televisore e l'interfaccia di Netflix per smartTV; non sono affatto convinto che sarebbe più comodo. Forse oggi, in effetti continuerei a orientarmi su un dispositivo terzo, magari un box Android TV.

La cosa migliore di tutte? Non ricordo più cosa siano le interruzioni pubblicitarie, e questo significa soprattutto che durante questo periodo i miei figli non chiedono ogni giorno le stupidaggini che vengono proposte sulla TV tradizionale ai loro coetanei. L'altro notevole vantaggio è un controllo assoluto su cosa guardare e quando; non siamo certo gli unici che sono passati a un modello totalmente on demand, ma guardando a parenti e amici è ancora una cosa piuttosto insolita.

A lungo termine però credo che le generazioni più giovani si chiederanno come fosse possibile, per noi e per i loro nonni, dipendere dal palinsesto. Ci chiederanno di raccontare loro quella strana situazione, com'era quella strana epoca in cui dovevi aspettare che qualcun altro decidesse quando potevi vedere il tuo programma preferito.