La scoperta del Magic Number

Gates e Jobs sono solo i nomi più famosi a rappresentare la nascita del mercato dei computer. La storia però è fatta anche di altri personaggi, come Chuck Peddle. Scopriamo insieme le tappe della sua lunga carriera.

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a cura di Tom's Hardware

La scoperta del Magic Number

Arrivato in Motorola (1973), Peddle entra nel Team guidato da Tom Bennett e si concentra nella risoluzione di alcuni problemi bloccanti, oltre alla progettazione della circuiteria di supporto. In merito al Motorola 6800 è interessante evidenziare come Peddle ritenga che sia esso la prima CPU della storia e non il più blasonato 4004 (8008) di Intel:

"(I am) not trying to be negative about the guys that did it... they are nothing more than calculator chips ...it's terrible that guy never got any credit [to the Tom Bennett's 8bit Motorola 6800]" - [Non voglio essere irrispettoso rispetto al lavoro fatto dai ragazzi alla Intel… ma loro hanno realizzato niente più che un chip per calcolatrice… è terribile come nessuno da credito al processore, ad 8bit, Motorola 6800 progettato da Bennett].

MC6800

Oltre agli aspetti progettuali, Peddle si occupa di illustrare, in meeting e tavoli tecnici, le caratteristiche della nuova CPU. In particolare, anche le aziende operanti al difuori del mondo dell'elettronica e dei calcolatori (ad esempio la Ford) trovano il 6800 incredibile, ma… come sempre esiste un "ma": il prezzo di 300$ per unità (circa 2.000$ di oggi) è troppo alto per la sua integrazione in prodotti di massa. Peddle allora comincia a chiedere il prezzo ideale che tali stakeholder sono disposti a pagare, scoprendo che il numero magico è 25 [$] (pari a circa 170$ odierni).

Forte di questo "magic number", cerca di convincere i manager Motorola a produrre un versione low cost dell'MC6800 senza ottenere grandi risultati, così come non riesce a convincere gli ingegneri a lavorare per ottimizzare il processo produttivo, riducendo gli scarti e, di conseguenza, i costi di produzione.

Questa insistenza provoca addirittura un richiamo formale da parte del management aziendale che intima l'ingegnere a desistere dal suo intento. Peddle, però, è fermamente convinto che i microprocessori debbano guardare oltre i loro attuali confini (Main Frame e sistemi specialistici) e coglie l'occasione per avvalersi dall'accordo di utilizzare il know-how acquisito per propri progetti, dando formalmente le dimissioni.

Una volta "libero", Peddle contatta un suo ex collega della General Electric, John Pavinen, che ha fondato una piccola società di semiconduttori chiamata MOS Technologies, proponendogli la realizzazione della "25$ CPU", basata sui concetti chiave dell'MC68000 ma priva delle funzionalità di scarso interesse e di elementi coperti da brevetti Motorola. Pavinen accetta la sfida e accoglie (fine 1974) Peddle e altri sei ingegneri provenienti da Motorola tra cui Bill Mensch.