Analisi dei risultati

Recensione - Test del Colormunki Smile di X-rite, strumento di calibrazione economico da acquistare e semplicissimo da usare. Ideale per fotografi dilettanti e per chiunque desideri sfruttare meglio il proprio monitor, risulterà probabilmente limitante per l'utente prosumer.

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a cura di Tom's Hardware

Analisi dei risultati

Verificato il profilo con un software indipendente e conforme agli standard UGRA DACT, il profilo creato con il ColorMunki Smile non si è rivelato impeccabile.

Partendo dai lati positivi, possiamo dire che confrontando i risultati ottenuti con lo stesso software da strumenti di riferimento (i1 Pro), ma anche con strumenti di fascia solo leggermente superiore (ColorMunki, Spyder 4), lo Smile ha mostrato di poter ottenere gamut leggermente più ampio (ad esempio, con un monitor consumer, 76% sRGB contro 73% dello Spyder 4) e uno scostamento cromatico mediamente contenuto rispetto agli strumenti di riferimento (1.2 punti nel test dE ISO-Gamut, 1.6 punti nel test dE Profile Quality).

Si tenga conto, nel valutare questi numeri, che uno scostamento entro l'unità è considerato pressoché perfetto, tra 1 e 2 punti buono, tra 2 e 3 punti discreto. Oltre i 3 o 4 punti (secondo il test), il profilo è viceversa considerato da rifare.

L'analisi del gamut mostra un risultato leggermente migliore del ColorMunki Smile (in verde) rispetto al diretto concorrente Spyder 4 (in nero). Tra i due, lo Smile mostra però una tendenza a nostro avviso eccessiva verso i toni caldi, esasperando un approccio che già abbiamo notato in altre occasioni, e che vede X-rite tipicamente sotto e Datacolor tipicamente sopra il valore di temperatura standard di 6500K.

Quello che non ci ha soddisfatti è invece una marcata tendenza a creare immagini dai toni caldi e la gamma troppo bassa. Per quanto riguarda la temperatura colore, la media si è attestata in prossimità dei 5900K, con un valore massimo in corrispondenza della luminosità massima del display poco superiore ai 6200K.

La gamma, dal canto suo, si è attestata sul valore medio di 2.03. Lo Spyder 4, concorrente diretto, ci ha consentito di raggiungere una gamma di 2.23 e una temperatura colore media di 6605 K (i valori non eccellenti in assoluto sono da attribuirsi al pannello consumer usato per i test).

Siamo certi che si tratti di una precisa scelta del costruttore, che ritiene più piacevoli per l'utente medio immagini dai colori più caldi, tendenti al rosso, piuttosto che immagini fredde, tendenti al blu (abbiamo in effetti notato la stessa tendenza su altri prodotti X-rite). Ciò non di meno, da un software che non consente di regolare la temperatura colore avremmo preferito un approccio maggiormente orientato alla fedeltà.