Interamente automatiche

Le prime macchine fotografiche digitali erano piuttosto grandi, ma oggi sono solo un ricordo. Le digitali compatte diventano sempre più piccole. Ne abbiamo provate alcune per voi.

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a cura di Tom's Hardware

Interamente automatiche

Le compatte tascabili puntano tutto sulle funzioni automatiche, per le quali sono progettate. Sono dirette ad utenti poco esperti, che potrebbero trovare difficili le impostazioni manuali. Naturalmente ci sono alcuni modelli che lasciano all'utente una certa libertà, dandogli la possibilità di regolare qualche parametro, ma non esiste compatta che offra le modalità fotografiche tradizionali, come la priorità velocità e la priorità diaframma. L'uso della priorità diaframma, tra l'altro, non avrebbe molto senso, visto l'alto rischio di diffrazione, legato alle piccole dimensioni del sensore. Alcune compatte tascabili offrono una modalità "Programma" chiamata in modo molto forzato "modalità Manuale", che permette alcune regolazioni in più. Tutte hanno numerose modalità scena e automatiche. L'automatismo più alla moda, ultimamente, è il riconoscimento automatico dei volti. Spesso le compatte si usano per foto in famiglia e tra amici, quindi è fondamentale che la messa a fuoco automatica sui volti sia veloce e precisa.

Tutta la sensibilità che volete

Le ultracompatte offrono ormai una gamma di sensibilità identica a quella dei modelli più voluminosi. Arrivano fino a 1600 ISO, e anche oltre. Il trattamento immagine permette quasi sempre di limitare il rumore, anche alle sensibilità più alte, ma a discapito dei dettagli e della qualità del colore. In linea di massima sconsigliamo di superare i 400 ISO o gli 800 ISO, perché le foto ottenute a sensibilità più elevate sono molto disturbate. Sensibilità da 800 ISO in poi sono da utilizzare solo per stampe di piccole dimensioni, o in casi davvero disperati, quando è meglio una foto disturbata che nessuna foto. La sensibilità si può regolare manualmente, oppure affidandosi alla regolazione ISO automatica, una funzione molto efficace, con o senza flash. La sensibilità ISO automatica compensa la limitata potenza del flash integrato, aumentandone la portata. In questo modo, si possono ottenere delle buone foto, senza dover regolare pazientemente tanti parametri.

Uno zoom spesso limitato

Le ultracompatte montano quasi sempre uno zoom periscopico, ovvero uno zoom che rimane chiuso all'interno del corpo macchina, con un rapporto di focali di 3x. Va dal semi grandangolo al piccolo teleobiettivo, e spesso tende a spostarsi verso le focali più lunghe. I modelli con un buon grandangolo sono davvero pochi, mentre sono molto più numerosi quelli con un teleobiettivo relativamente potente, come ad esempio la Fuji Z100 o l'Olympus µ830. Un aspetto che invece i produttori omettono del tutto (ovviamente per non darsi la zappa sui piedi), è che questi zoom periscopici sono molto meno luminosi degli zoom telescopici che montano le compatte classiche. La conseguenza diretta è che scattare con poca luce diventa molto più difficile. Chi vuole uno zoom molto luminoso deve fare attenzione alla sua luminosità in posizione grandangolo: è preferibile un valore di 2.8, mentre un valore di 3.5 corrisponde alla perdita di circa i 2/3 del diaframma. La luminosità, già bassa in posizione grandangolo, diminuisce ulteriormente in posizione teleobiettivo, al punto da superare i due diaframmi (ad esempio si può passare da 2.8 a 5.6).

Concludiamo questa breve introduzione con una buona notizia: non tutte le compatte tascabili sono molto costose. Le più curate dal punto di vista del design e quelle dalle migliori qualità fotografiche costano sicuramente di più, ma esistono anche modelli che offrono quasi tutte le funzionalità dei modelli più costosi ad un prezzo nettamente inferiore.