Pentax M40: extra piatta

Le prime macchine fotografiche digitali erano piuttosto grandi, ma oggi sono solo un ricordo. Le digitali compatte diventano sempre più piccole. Ne abbiamo provate alcune per voi.

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a cura di Tom's Hardware

Pentax M40: extra piatta

La M40 è molto sottile. Il suo design, inoltre, la fa apparire ancora più snella. Questa compatta tascabile ha delle linee eleganti e delle buone rifiniture.

Caratteristiche principali:

  • Tipo: compatta monocorpo
  • Sensore: CCD 1/ 2.35" da 8 Mpixels
  • Risoluzione massima: 3264 x 2448
  • Video: 640x480 a 30 fps, QT M-JPEG
  • Obiettivo (equivalente a 24x36): 3.1-5.9/36-108 mm
  • Mirino: schermo
  • Messa a fuoco: AF a 9 punti, spot, dinamica, rilevazione automatica dei volti
  • Misurazione della luminosità: M
  • Modalità foto: Auto, P, scena
  • Otturatore: 4 s- 1/2000 s
  • Sensibilità: auto, 50-3200 ISO
  • Bilanciamento dei bianchi: auto, 4 modalità preimpostate, personalizzato
  • Flash: integrato
  • Formato immagine: JPEG
  • Formato memory card: SD/SDHC + 22 MB di memoria interna
  • Schermo: 2.5", 150 Kpixels
  • Interfaccia: USB 2.0
  • Uscita video: composita PAL/NTSC
  • Alimentazione: batteria Li-Ion
  • Dimensioni: 97.5 x 57.5 x 18 mm
  • Peso: 115 gr

Troppi ISO?

A differenza delle solite ultracompatte, la M40 non usa lo zoom periscopico, ma un classico zoom telescopico. Questo non significa che si adatti a condizioni estreme. In effetti, lo zoom offre una gamma di focali molto comune, e una luminosità molto bassa, inferiore a quella di cui sono capaci molti altri zoom. Gli angoli di visione del display LCD non sono ampi come quelli che abbiamo visto su altri modelli, ma ricordiamo che stiamo parlando pur sempre di una digitale che costa solo 150 euro. Sono presenti tutte le abituali modalità automatiche, tra cui spicca la modalità "Auto Picture" che assiste in ogni inquadratura selezionando automaticamente il modo scena migliore per ogni situazione; c'è anche la modalità Programma, che consente di fare qualche piccola regolazione manuale, e il tutto è completato dalla ormai obbligatoria rilevazione automatica dei volti. Lo stabilizzatore digitale, come su molte altre macchine di questo tipo, è solo uno specchietto per le allodole, e in realtà non offre alcuna stabilizzazione. La sensibilità va da 50 ISO fino al sorprendente valore di 3200 ISO.