L'Italia è stata tra gli ultimi paesi europei a dotarsi di una normativa per limitare la pirateria multimediale. Avevamo tanti esempi da seguire, gentilmente forniti dai nostri vicini, e non abbiamo perso l'occasione di essere i peggiori.
Imbarazzante è dire poco: la nostra legge è ambigua e raffazzonata, dà poteri all'Autorità che dovrebbero stare nelle mani dei giudici, consente ai detentori di copyright una liberà d'azione senza precedenti, si piega al libero arbitrio ed è vulnerabile all'abuso. Soprattutto però è una legge che mette all'ultimo posto la libertà e i diritti dei cittadini, cioè proprio quei soggetti che andrebbero tutelati prima di tutti gli altri.
Ciliegina sulla torta, le autorità italiane hanno agito ignorando le indicazioni dell'Unione Europea, che pure erano state trasmesse con tutto l'anticipo necessario. Se avete in programma viaggi all'estero, preparatevi a domande imbarazzanti.