Spionaggio globale, l'NSA sulla graticola

I fallimenti che hanno segnato l'anno tecnologico del 2013 scelti per voi dalla redazione di Tom's Hardware.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La questione dello spionaggio globale era già emersa negli anni passati, ma il 2013 sarà senz'altro ricordato l'anno dello "scandalo Snowden", noto anche come "datagate". Tutto nasce dai documenti che Edward Snowden ha trasmesso al britannico Guardian e ad altri giornali a partire da giugno.

Da allora abbiamo scoperto che il governo statunitense, attraverso l'agenzia per la sicurezza nazionale, ha messo in piedi un'impressionante sistema di spionaggio globale, che comprende tra l'altro il monitoraggio del traffico Internet, quello di diversi diplomatici e capi di stato, e persino la manipolazione di standard crittografici - così possono decifrare messaggi senza protetti senza impiegare troppa potenza di calcolo.

Si sospetta persino che abbiano manipolato i progetti di Intel, affinché siano i processori stessi a generare dati crittografici più deboli, ed è noto che almeno in parte queste informazioni sono stati usate per scopi diversi dalla lotta al terrorismo.

Diversi osservatori hanno parlato di nascita dello stato di polizia mondiale, e i paragoni con gli scrittori Orwell e Huxley si sono sprecati. Il flop è stato farsi scoprire, certo, ma è ancora peggiore il fatto che finora nessuno ha chiesto scusa, né è caduta alcuna testa. L'unica contromisura finora è stato il mandato di arresto contro lo stesso Snowden, che per molti invece va celebrato come un eroe.