Paesaggi e natura

Come prepararsi ad affrontare un viaggio e quali consigli seguire per rendere la fotografia qualcosa di appagante e, perché no, divertente? Ecco alcuni suggerimenti dettati dall'esperienza, il buon senso e la praticità.

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a cura di Tom's Hardware

La maggior parte della fotografia in viaggio riguarda probabilmente proprio quella paesaggistica. Una delle difficoltà maggiori che s'incontrano in questo tipo di fotografia è quella di riuscire a contenere l'ampio respiro della scena entro la limitata superficie del sensore.

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84° di angolo di campo per questo Fujinon XF16mm F1.4 R WR, equivalente ad un 24 mm, lunghezza focale cui iniziano i super (o ultra) grandangolari, molto usati per la fotografia paesaggistica

Se è vero che un grandangolo molto spinto può far fronte alla necessità di avere un angolo di campo il più ampio possibile, bisogna però tener conto del fatto che dato il formato 3:2 o 4:3 vi sarà una grandissima porzione del fotogramma occupata dal terreno e dal cielo, che potrebbe non contenere informazioni utili. E, senza un soggetto in primo piano, si rischia di produrre uno scatto poco interessante, a meno di croppare l'immagine tagliando di proposito le due "fette" sopra e sotto.

Principalmente per questo motivo è stata studiata nelle fotocamere la modalità "panorama".

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Sulla Fujifilm X-T2 la modalità panorama si seleziona dalla ghiera di sinistra
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Nella modalità panorama, si può decidere se fare il panning da sinistra a destra (o viceversa) e scegliere di tenere la camera in orizzontale o verticale. 

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Foto di Marco "Yorick" Tortato (www.yorick-photography.com) X-T2 e XF23 f1.4 in modalità verticale.

Nei paesaggi è molto importante la presenza di un elemento che dia l'idea della scala di proporzioni: un panorama appare più maestoso se è presente qualcosa cui far riferimento. Cercate quindi sempre un oggetto comune, un animale o una persona che si presti allo scopo.

Un altro errore comune è quello di considerare per antonomasia il grandangolo come obiettivo per i paesaggi, che si possono efficacemente fotografare anche con un teleobiettivo. Pensate ad una serie di catene montuose, ad esempio, poste su piani diversi, con l'effetto della compressione prospettica che esalta le forme irregolari del paesaggio.

A livello di corredo, quindi, si potrebbe pensare ad uno zoom grandangolare tipo 16-35 mm in abbinamento ad un tele-zoom da 100 a 300 mm.

Molti fotografi preferiscono scatti in b/n che rendono quasi tangibili il tono e la struttura superficiale delle rocce, dell'erba, dei laghi, dei monti, del cielo e delle nuvole.

Nella fotografare la natura spesso ci si può trovare all'interno di un bosco o comunque di una zona dove vi sia un'ampia predominante verde. Ciò comporta dei problemi sia di esposizione ma soprattutto nel bilanciamento del bianco, che se impostato su automatico tenderà a fornire una tinta smorta, pallida, con un'evidente predominante bluastra. La cosa migliore da fare sarebbe il bilanciamento del bianco personalizzato, ma se si ricerca una soluzione più rapida può essere sufficiente spostare manualmente di due o tre punti verso il magenta (complementare al verde).

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