Plastica al posto del silicio
L'azienda, la cui tecnologica è stata inizialmente sviluppata presso la Cambridge University, è concentrata soprattutto nel cercare di realizzare in plastica ciò che attualmente è fatto in silicio. La motivazione di questo sforzo è duplice. Da una parte è evidente l'expertise accumulata dall'industria dei chip nel cercare di implementare ogni genere di tecnologia su dispositivi diversi. Dall'altra, come ha sottolineato Glass, è decisamente più economico implementare un impianto produttivo plastico in grande scala, che uno per la realizzazione di chip.
Alla fine, realizzare semiconduttori con la plastica, considerando i suoi tempi produttivi più veloci e la richiesta di temperature meno elevate, consente un risparmio - rispetto al silicio - compreso tra circa il 40% e il 50%.
PlasticLogic, al momento, sta costruendo uno stabilimento a Dresda (Germania) con un investimento di pochi centinaia di milioni di dollari - contro i miliardi che richiederebbe un'analoga struttura per trattare il silicio. Senza contare anche il fatto che per attivare una linea produttiva di display di questo genere sono sufficienti non più di 10 giorni.
E Ink è convinta che in pochi anni sarà in grado anche di implementare una tecnologia che permetterà agli utenti di scrivere sullo schermo e riprodurre filmati. I prototipi dei nuovi modelli - che ovviamente non riguardano il lancio del 2009 - mostrano già colori, animazioni e ottimi livelli di flessibilità. "Entro il 2010 avvieremo la produzione di dispositivi a colori", ha sentenziato Peruvemba di E Ink.