Impressioni d'uso (Sony)

Abbiamo messo a confronto la migliore compatta oggi disponibile sul mercato con la migliore bridge. Due mondi diversi con un unico fine: quello di offrire una valida alternativa alle reflex o alle mirrorless APS-C quando la portabilità e la praticità d'uso sono prioritarie rispetto alla possibilità di cambiare obiettivo.

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a cura di Tom's Hardware

Impressioni d'uso (Sony)

La DSC-RX10 si presenta sostanzialmente come una via di mezzo fra una reflex e una mirrorless con mirino elettronico. Dimensioni e peso vanno di conseguenza. La disposizione dei comandi non dà a dito a critiche, tutti sono a portata di mano, ben raggiungibili. Impugnandola, si apprezza l'ottimo bilanciamento dei pesi e la presa salda, anche se l'indice della mano destra si trova in posizione un po' contratta quando deve premere il pulsante dell'otturatore. Inoltre, la manopola di controllo a destra del tasto REC tende a scivolare sotto il polpastrello.

Per un utilizzo immediato, il modo AUTO (regolazione automatica intelligente/modalità automatica superiore) risponde bene, per i più creativi ci sono anche molti effetti immagine disponibili.

Fra questi, segnaliamo l'ottima implementazione della funzione panorama, di cui riportiamo un esempio qui:

Quando invece si preferisce il pieno controllo manuale, la macchina mette a disposizione quello che può necessitare anche al fotografo più esigente. Con la RX10 si può fotografare davvero tutto, sapendo di poter contare su uno strumento potente e affidabile in qualsiasi circostanza. Schizzi d'acqua, sabbia e polvere non sono problemi grazie al corpo tropicalizzato.

Come la G1 X Mark II, è un'ottima macchina point & shot. La mancanza del display touch non è, a nostro avviso, così importante per il pubblico cui la DSC-RX10 si rivolge.

Il mirino elettronico di cui è dotata offre una risoluzione più che adeguata di 1.440.000 pixel e grazie alla tecnologia OLED offre una visione di alta qualità. La copertura è del 100% e con un fattore d'ingrandimento di 0,7 x. 

La regolazione dello zoom ci ha lasciato qualche perplessità. Anche in questo caso, si può agire sulla ghiera posta sul barilotto dell'obiettivo o sulla levetta coassiale al pulsante di scatto; l'idea è quella di fornire una zoomata quanto più soft e graduale nelle riprese video.

La ghiera sull'obiettivo risponde bene a questa esigenza, ma il movimento – si noti bene, elettronico e non meccanico – del motore dello zoom è troppo lento e passare da wide a tele richiede quasi 5 secondi. Un po' più rapido (3,5 sec.), ma meno preciso, l'azionamento con la levetta. Alla fine, abbiamo trovato pratico utilizzare quest'ultima per la zoomata e la ghiera dell'obiettivo per una regolazione "fine" allo scopo d'ottimizzare l'inquadratura.

La condivisione delle immagini e il controllo avvengono tramite Wi-Fi e NFC One-touch, a patto che lo smartphone sia predisposto.

In termini di qualità dell'immagine, questa Sony fornisce risultati di alto livello, soprattutto se si pensa alle dimensioni del sensore. Abbiamo confrontato le still picture prodotte con quelle di un paio di reflex entry e mid-level formato APS-C: in entrambi i casi le due fotocamere sono andate oltre. Le correzioni via software dell'aberrazione cromatica, vignettatura e distorsione concorrono alla percezione di nitidezza delle immagini. Il dettaglio della Sony equivale a quello di una reflex APS-C di fascia alta con un'ottica fissa, grazie alle straordinarie prestazioni dell'obiettivo, senza che le immagini appaiano over-sharpened. I colori sono forse meno vivi e accesi di quelli della G1 X Mark II, anche perché questo sensore ripresenta quel limite/difetto che avevamo già riscontrato sulle varie versioni della RX100, dovuto alle tonalità gialle poco cariche.

Il booken è piacevole, ma a causa del sensore relativamente piccolo il soggetto non si stacca dallo sfondo come avviene con un'APS-C. D'altro canto, il vantaggio di una maggior profondità di campo a parità di diaframma torna utile in tantissimi casi quando si vogliono ritrarre, ad esempio, gruppi di persone disposte anche su piani diversi (le classiche foto di gruppo), dove si ha la garanzia di avere tutti i visi perfettamente a fuoco.

Anche nella RX10 non si può scegliere il tempo d'otturazione minimo nelle impostazioni automatiche dell'ISO lavorando a priorità dei diaframmi, funzionalità che potrebbe essere introdotta in una futura release firmware.

Il flash ha un raggio d'azione dichiarato di circa 10,2 m, in realtà a sensazione la copertura ci è sembrata inferiore.

E' un flash efficace soprattutto per il fill-in, per rischiarare i soggetti in controluce, ma il numero guida è limitato e quindi per fare le cose sul serio è preferibile adottarne uno esterno. Nella norma la durata della batteria NP-FW50 agli ioni di litio, pari a circa 350/400 scatti. Piuttosto lungo il tempo di ricarica.