La strada della collaborazione
DreamWorks e Hewlett-Packard collaborano ormai da più di sette anni: è cominciata con la fornitura di computer, poi si è estesa all'archiviazione, alla rete, fino a giungere all'equipaggiamento specifico e dedicato, come il nuovo monitor da 30 bit DreamColor, disponibile anche per il mercato retail, per circa 3000 euro.
Questa collaborazione ha avuto un'importanza fondamentale per la creazione dei titoli DreamWorks, così come per quella di nuovi punti di riferimento per tutto il settore, secondo il CTO DreamWorks Ed Leonard.
Il CEO di DreamWorks, Jeffrey Katzenberg, ci ha spiegato che diciotto mesi fa, quando fu proiettata una versione provvisoria di Kung Fu Panda, "il livello attuale delle texture e dei dettagli non sarebbe stato possibile". Senza le ultime innovazioni, "i dettagli, e l'integrazione di questi con la scena, non sarebbero nemmeno lontanamente comparabili a ciò che sono oggi".
La collaborazione tra DreamWorks e HP ha dato vita a due "regole del rendering", che altro non sono, declinazioni specifiche della legge di Moore.
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Ogni film finito occupa approssimativamente 50 Terabyte.
La seconda legge è più che altro un corollario alla "legge di Shrek". La chiamano "legge di Jeffrey (Katzenberg)" e dice: "vorresti sempre più (ore di rendering e potenza di calcolo) di quello che hai".