3: Digital Rights Management

Abbiamo stilato in questo articolo una TOP-10 di quello che non ci è piaciuto del 2006.

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a cura di Tom's Hardware

3: Digital Rights Management

Lo sappiamo, nessuno ama parlare dei digital rights management (DRM). Ma per quanto fastidiosi possano essere, dobbiamo averci a che fare. I DRM si sono sviluppati in uno dei più spettacolari eufemisimi dell'IT e dell'industria entertainment. L'odierno concetto che descrive il DRM non si rispecchia nel nome. Cosa ne dite di "amministrazione dell'accesso restrittivo ai contenuti" ?

Ecco quello che sta accadendo: i proprietari di contenuti e le aziende tecnologiche devono riunirsi per far sì che questa sia considerata la prossima grande opportunità di crescita per l'industria entertainment e IT. Le aziende fremono per rendere disponibili contenuti video ai propri clienti, ma molti proprietari di contenuti hanno poca fiducia nelle nuove tecnologie dopo che hanno visto cosa può accadere se queste prendono piede (pensate a Napster e a tutti i suoi discendenti).

Le aziende di contenuti devono discutere sulle potenziali opportunità illimitate di guadagno dei contenuti "premium", che avranno il sopravvento. Ciò significa che le aziende fornitrici di contenuti devono determinare come debbano essere accessibili i contenuti e come si potranno utilizzare. Non c'è niente di sbagliato in questo quadro se considerate i grandi investimenti nella produzione di musica e film; tuttavia alcune aziende hanno una visione distorta dell'uso corretto dei contenuti.

Come tantissimi contenuti digitali e DRM disponibili, ci troviamo in un ambiente inospitale - dove i proprietari dei contenuti testano quanto siamo disposti ad accettare i DRM. Probabilmente una delle versioni più chiare dell'uso dei DRM è rappresentata da servizi di download video come CinemaNow e MovieLink.

I contenuti HD fanno capitolo a sè, come le tecnologie quali HDMI e HDCP (High-Bandwidth Digital Content Protection), che apporteranno nuove problematiche agli utenti.

Tuttavia, ci sono alcuni segnali positivi che ci indicano come i DRM potrebbero andare nella giusta direzione. Jerry Pierce, senior vice president of technology di Universal Pictures, ci ha confidato che la sua azienda è pienamente consapevole che i DRM non fermeranno la pirateria, ma è uno scoglio per prevenire la pirateria di massa.

Internet è pieno di esempi di consumatori che sono dispositi ad accettare meccanisimi di protezione in cambio della facilità d'uso e della possibilità di poter utilizzare il contenuto su più dispositivi. Tuttavia al giorno d'oggi, esagerare con i DRM è senza ombra di dubbio una delle ragioni principali per le quali, ad esempio, i download digitali di film non hanno rimpiazzato la vendita dei DVD.