Scheda tecnica

Recensione - Test della Pentax K-5 II, seconda versione che ha cancellando il più grave difetto della capostipite: l'autofocus lento rispetto alla concorrenza. E per chi adora il dettaglio, c'è anche una versione senza filtro low-pass.

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a cura di Tom's Hardware

Scheda tecnica

Pentax K-5 II
Sensore CMOS APS-C
Risoluzione 16,3 Mpixel - 4928x3264
Supporto RAW SI (14 bit)
Ottica utilizzata per il test SMC Pentax DA 18-55mm f/3.5-5.6 AL WR
Lunghezza focale 35 mm 28 - 80mm
Massima apertura f/3,5
Gamma sensibilità 100-12.800 ISO (80-51.200 ISO gamma estesa)
Tempi di posa 30s - 1/8000s + posa B
Flash SI, NG 13
Syncro flash 1/180s
Scatto continuo 7 fps
Programmi di scatto Hyper P, Sv, Tv, Av, TAv, M, B,  Auto, User, Movie
Schermo LCD 3" - 921.000 punti
Video Full-HD 1080p @ 25 fps - MJPEG
Formati di memoria SD/SDHC/SDXC
Caratteristiche fisiche
Dimensioni 131x97x73 mm
Peso 760 g
Prezzo
Prezzo (listino) 1099 euro (body) - 1199 (kit DA1855mm WR)

La K-5 II è basata sullo stesso sensore CMOS da 16 Mpixel usato nella K-5. Un ottimo chip dal punto di vista della qualità d'immagine, adottato anche, ad esempio, dalla Nikon D7000 e dalla Sony A55. Peccato non si sia stata adottata la versione leggermente più evoluta montata sulla K-30: le differenze sono davvero minime, e confinate all'uso ad alti ISO, ma è curioso scoprire che proprio in quelle condizioni la entry-level batte, sia pur di pochissimo, la top di gamma.

Meglio ancora, si sarebbe potuto puntare su un componente con qualche megapixel in più. Sappiamo tutti che spesso i megapixel sono poco più che un argomento di marketing, ma il fatto che le concorrenti usino tutte sensori da 18 a 24 Mpixel pone sicuramente il potenziale acquirente della K-5 II di fronte a una scelta scomoda.

Un nuovo sensore avrebbe però richiesto anche il cambio di processore, mentre con il 16 Mpixel l'ormai stagionato Prime II, grazie anche a nuovi algoritmi di calcolo, riesce a fare un ottimo lavoro anche nel funzionamento in bassa luce, sia come nitidezza sia soprattutto come contenimento del rumore. La macchina del resto sembra nata per fotografare  in condizioni di luce critiche, vista la sensibilità che da 80 arriva fino a 51.200 ISO, il tempo di posa fino a 30 sec più la posa bulb, e altri dettagli che illustreremo più avanti.

Il sistema di esposizione è multizona a 77 segmenti, con possibilità di selezionare le classiche modalità di esposizione media e spot. La gamma di misurazione va da 0 a 22 EV. L'otturatore riesce a scendere da 30 sec fino a 1/8000 di secondo, ed è garantito per almeno 100.000 scatti. La velocità di raffica è notevole: 7 scatti al secondo, per un massimo di 30 in Jpeg e 20 in RAW.

Come ormai tradizione Pentax, la K-5 II dispone di uno stabilizzatore di immagine a bobine elettromagnetiche il quale agisce direttamente sul sensore, rendendo automaticamente stabilizzato ogni obiettivo montato sulla fotocamera, compresi quelli "vintage". Lo stabilizzatore è estremamente efficace, e permette di allungare i tempi di 2 o 3 stop senza incorrere nel micromosso.

Altra tradizione mantenuta è il corpo a tenuta stagna: 77 guarnizioni si occupano di rendere la K-5 II resistente ad acqua, polvere, e freddo fino a -10 gradi, rendendola adatta a impieghi anche gravosi e in ambienti difficili.