Test - Colore

Recensione - Test della Pentax K-5 II, seconda versione che ha cancellando il più grave difetto della capostipite: l'autofocus lento rispetto alla concorrenza. E per chi adora il dettaglio, c'è anche una versione senza filtro low-pass.

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a cura di Tom's Hardware

Test - Colore

Nessuna sorpresa dal punto di vista cromatico, con deviazioni rispetto alla resa ottimale dei colori piuttosto contenute. La macchina mostra una lievissima tendenza a schiarire i gialli, a saturare leggermente i magenta e verdi, e a desaturare i ciano. Il tutto con un errore medio di appena 2,67 e una saturazione cromatica complessiva del 106%, praticamente ottimale. Questo, ovviamente, con tutte le regolazioni interne a zero. Agendo sui controlli colorimetrici della macchina si ha la possibilità di cambiare, anche pesantemente, il comportamento cromatico della K-5 II.

Una tacca in più nella regolazione della nitidezza sarà invece sufficiente per ovviare all'eccessiva morbidezza dei JPEG prodotti dalla Pentax, anche se gli amanti delle rasoiate faranno bene a lavorare da RAW e ad applicare (responsabilmente) un po' di Maschera di Contrasto in postproduzione. O più semplicemente potrebbero scegliere un obiettivo della linea DA*: sono costosi, ma valgono il loro prezzo.