Prestazioni, continua

Recensione – Test D3300. L’ultima reflex entry-level di Casa Nikon offre un sensore DX (APS-C) ad altissima risoluzione, grande compattezza e semplicità d’utilizzo per gli appassionati alle prime armi.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Prestazioni, continua

L'autofocus della D3300 utilizza un modulo AF a 11 punti con un sensore a croce centrale e permette di focalizzare su singolo punto o su un'area estesa. La modalità di messa a fuoco può essere automatica, singola, continua (per soggetti in movimento) o manuale.

Nel modo sport o S (esposizione automatica a priorità dei tempi), si può selezionare, oltre all'AF a singolo punto, l'AF ad area dinamica e il Tracking 3D a 11 punti.

###old2934###old

Nel modo AF ad area dinamica, adatto per soggetti in movimento, una volta selezionato il punto di MAF la fotocamera metterà a fuoco sulla base delle informazioni ottenute dai punti AF circostanti se il soggetto lascia per breve tempo il punto selezionato. All'atto pratico, questo sistema di MAF non si è rivelato particolarmente utile, sia perché in dipendenza dall'obiettivo utilizzato gli spostamenti del soggetto dal punto di messa a fuoco originario potrebbero non essere coperti dai punti adiacenti, sia perché il "breve tempo" dichiarato dal costruttore è difficilmente quantificabile.

Nel modo Tracking 3D, se il soggetto si sposta una volta che la fotocamera ha messo a fuoco, la stessa seleziona un nuovo punto AF per mantenere la MAF bloccata sul soggetto originale mentre il pulsante di scatto viene premuto a metà corsa. Il sistema risulta molto efficace in pratica. Ad esempio, abbiamo scattato più sequenze di 15 fotogrammi a raffica su un soggetto in movimento verso la fotocamera ottenendo una percentuale di scatti a fuoco di poco superiore al 90%; ovviamente, con spostamenti del soggetto trasversale rispetto al piano del sensore, la percentuale diminuisce in relazione alla velocità di spostamento ma comunque possiamo complessivamente ritenere il sistema di MAF a rilevazione di fase veloce e preciso, merito ovviamente dell'accoppiata obiettivo + sensore di messa a fuoco.

La massima velocità di scatto nel modo burst è di circa 5 fps, ma solo per 8 scatti consecutivi, mentre nei successivi diminuisce sensibilmente.

Il sistema esposimetrico non ci ha convinto del tutto. Con la misurazione di tipo matrix (valutativa) mostra, in determinate circostanze, una certa tendenza alla sottoesposizione, anche scattando con il flash, cosa che non si manifesta commutando in Live View, dove la misurazione della luce è fatta sul sensore e non dall'esposimetro. Dubitiamo si tratti di un difetto di taratura di questo esemplare, poiché abbiamo provato due diversi corpi macchina trovando divergenze superiori di quelle che sarebbe lecito aspettarsi; il costruttore comunque precisa che, secondo la scena, l'esposizione potrebbe differire da quella ottenuta senza il Live View.

Probabilmente tale comportamento è imputabile al fatto che il sistema valutativo a zone è fortemente influenzato dal punto di messa a fuoco, analogamente a quello riscontrato su altre reflex, dove inquadrando un soggetto molto chiaro rispetto al resto del fotogramma (ad esempio, la vela bianca di una barca sul mare scuro) il risultato finale è una foto complessivamente sottoesposta più di quanto risulterebbe con la misurazione media pesata al centro, che fra l'altro non è disponibile su questa macchina.