Salvatore Giuliano: non parlatemi di ebook, il discorso è un altro

Rinnoviamo il dibattito sulla digitalizzazione, sperando di andare oltre lo sterile tema dell'ebook.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Salvatore Giuliano: non parlatemi di ebook, il discorso è un altro

Tom's Hardware: quest'ultimo rinvio è stato fatto più per proteggere gli interessi economici degli editori o più per dare tempo alle scuole di adeguarsi da un punto di vista tecnologico?

Salvatore Giuliano: Ritengo che se si vogliono fare, le cose si fanno. Quando sento dire che non hanno il Wi-Fi mi pongo delle domande. Oggi basta un contratto da 20 euro al mese. Pur di dare connettività alla mia scuola pagherei io.

E comunque l'uso del libro digitale non richiede per forza la presenza di una rete Wi-Fi. Anche perché se pensiamo a una scuola con mille studenti che si collegano tutti insieme ci vorrebbe un'infrastruttura enorme. Non si può pensare che non siamo pronti perché le scuole non hanno il Wi-Fi. Non esiste.

(Quanto agli editori) Quella delle giacenze in magazzino è una scusa poco credibile. Credo che il problema degli editori sia rivedere i contenuti: molti considerano l'ebook come versione PDF del cartaceo, ma non è così, non può esserlo. Il libro dev'essere interattivo e dinamico. Il libro digitale deve essere reimpostato completamente.

Non c'è discorso "meglio cartaceo o digitale", perché sono due cose diverse. Per alcune cose sarebbe un errore eliminare il cartaceo, ma il digitale consente di cambiare il paradigma dell'apprendimento. Se metto online le risorse che produco o seleziono come docente … siccome ogni ragazzo ha uno suo stile di apprendimento, ogni alunno può rivedere e usare la risorsa come meglio crede. Così si compensa il fatto che in classe non si può fare didattica personalizzata.