Come eliminare il problema dei libri e degli editori: condivisione 2.0

Rinnoviamo il dibattito sulla digitalizzazione, sperando di andare oltre lo sterile tema dell'ebook.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Come eliminare il problema dei libri e degli editori: condivisione 2.0

TH: i docenti un po' alla volta si possono formare, anche con entusiasmo, come dimostrano gli esperimenti di bookinprogress, e anche altri esempi. Ma c'è sempre la questione degli editori, del denaro. Come affrontarlo?

SG: Il mercato vale 900 milioni l'anno. Ma è un mercato a bocce ferme, con tre o quattro editori di riferimento che si dividono il mercato. Il digitale richiede grossi investimenti, visto che (il libro digitale) non può essere PDF.

Ci sono tante risorse online che cambiano completamente l'approccio alla disciplina, che non costano camionate di euro. Ci sono tante risorse open, fatte molto bene. Ci sono tantissime buone pratiche, al di là della mia (bookinprogress). Perché non metterle a sistema, magari mettendole su un sito che tutti possano consultare? Io qui faccio formazione gratuita a tutti i docenti che lo vogliono. Sono qui con un collega che lavora a Stresa. Le belle realtà restano isolate, non si fa sistema. Basterebbe fare un portale.

Vogliamo mettere a disposizione degli altri ciò che stiamo facendo, e capire dal confronto se stiamo facendo bene o male, e dove possiamo migliorare. E invece devo leggere articoli sugli ebook. Qualcuno crede persino che si vogliano sostituire i docenti con i computer, e non parliamo di gente che fa chiacchiere al bar. C'è grande confusione su questo aspetto.

TH: certo, c'è confusione. Ma il tema dei profitti resta, ed è quanto mai attuale ora, visto che siamo nel periodo in cui si parla regolarmente di rincari per i libri e gli accessori degli studenti. Voi però, con bookinprogress, avete trovato una strada alternativa con i materiali prodotti dai docenti stessi. Com'è andata?

SG: Con la nostra iniziativa, il libro cartaceo costa 3,79 euro e diamo anche il digitale. La spesa totale per famiglia è di 45-50 euro, contro 350-400 che si spendono in scuole che adottano il sistema tradizionale. Le famiglie così hanno deciso di contribuire agli investimenti in tecnologia della scuola, e tutto il nostro progetto risulta così a costo zero.