Un monopolio per nulla invidiabile

Ripercorriamo e scopriamo le minacce informatiche a cui tutti siamo esposti.

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a cura di Tom's Hardware

Un monopolio per nulla invidiabile

Virus, worm e programmi maligni di altra natura hanno iniziato a prosperare quando gli utenti privati hanno iniziato ad accedere al World Wide Web (WWW). Nell'era di Internet, infatti, programmi quali Melissa o ILOVEYOU sono stati capaci di fare il giro del mondo in pochi minuti. Ha poi giocato un ruolo decisivo la sempre crescente varietà di piattaforme messe a disposizione degli utenti, come la posta elettronica, che si è diffusa in massa con Outlook.

La sicurezza innanzitutto, ma forse qualcuno la prende per il verso sbagliato. (Creative Commons Lloydi)

Con l'avvento di Internet, inoltre, ci sono stati ulteriori fondamentali cambiamenti: per la prima volta nella storia del malware, si è presentata per i programmi maligni l'opportunità di "comunicare" con i propri creatori.

Oggi i pirati informatici possono, per esempio, travasare dati sensibili da un computer "bersaglio", specificamente preso di mira, oppure trasmettere comandi a un agente residente su hard disk remoto. Ciò ha creato le condizioni ideali per la conduzione di violenti attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) e il proliferare dello spam di massa; sono pertanto sorte opportunità per i cybercriminali, per far soldi distribuendo programmi maligni.

Ovviamente, chi si "guadagna" da vivere conducendo attacchi di tale sorta, cercherà sempre di colpire i bersagli più redditizi e appetibili in termini numerici. É dunque proprio per tale motivo che i milioni di Trojan inviati quotidianamente tramite e-mail prendono di mira gli utenti dei vari sistemi operativi  Windows; eventuali codici maligni atti a colpire, ad esempio, BeOS o Plan 9, non potrebbero ottenere gli effetti desiderati.

Internet è stata, ed è, il paradiso del malware (Creative Commons Narq)

Chiarito il perché ci siano più malware per Windows, resta da dimostrare che gli altri sistemi operativi siano effettivamente più sicuri del prodotto Microsoft. E anche se esistesse un sistema operativo realmente inespugnabile, ci sarebbero sempre e comunque, nell'hard disk, applicazioni più o meno vulnerabili, con evidenti falle di sicurezza che potrebbero essere agevolmente sfruttate dai pirati informatici per la conduzione dei loro attacchi.

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