Non facciamoci prendere dal panico

Ripercorriamo e scopriamo le minacce informatiche a cui tutti siamo esposti.

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a cura di Tom's Hardware

Non facciamoci prendere dal panico

Visti i numeri in questione, in tanti si chiederanno dove possa mai essere tutto questo grande affare. Dopotutto, fatti i debiti paragoni con Windows, qualunque altro sistema operativo può davvero apparire come un'oasi di sicurezza. Attenzione, però: il risveglio potrebbe essere alquanto brusco!

Non basta installare un antivirus, per smettere di fare attenzione. (Creative Commons Sophos D/A/CHPresseinfo)

I Trojan, per esempio, non hanno bisogno di privilegi root per spiare dati sensibili o penetrare all'interno del vostro computer attraverso la porta 80. Anche gli utenti Linux e Mac OS, quindi, farebbero bene a fare attenzione, visto che proprio la loro scarsa attenzione ed esperienza nel campo della sicurezza li rende delle vittime ideali, per quanto anche i neofiti in materia di informatica siano soliti ripetere, come tutti, del resto, "Eh ma... tanto io ho Ubuntu!".

Alla fin fine, il vero rischio è credere che un sistema sia inespugnabile. É vero che al giorno d'oggi anche i computer acquistati nei negozi discount sono tutti quanti dotati di protezione antivirus preinstallata; è altrettanto vero, però, che molti utenti Linux si rifiutano addirittura di installare gli scanner gratuiti quali, ad esempio, ClamAV, sostenendo che sono del tutto inutili.

I pericoli spesso arrivano in forma di regali od offerte vantaggiose (Creative Commons Sophos D/A/CHPresseinfo)

E pensare che è proprio la comunità dell'open source a offrire una vasta gamma di soluzioni dalle elevate prestazioni, con tecnologie quali SELinux od AppArmor, così come tutta una serie di sistemi più che validi per il rilevamento delle intrusioni. Gli utenti che non utilizzano tali soluzioni (in quanto pensano che possano richiedere sforzi troppi elevati, o ritengono magari che siano del tutto inutili), probabilmente poi non si accorgeranno di nulla, nel bel momento in cui qualcuno assumerà illegalmente il controllo del loro computer, alla caccia di un ricco bottino o semplicemente per usarli come strumento di diffusione per malware windows.

Si ringrazia Kaspersky Lab, e gli autori Marco Preuss e Magnus Kalkuhl, per l'articolo gentilmente concesso.

Per ulteriori informazioni su Kaspersky Lab, visitate il sito www.kaspersky.it. Per informazioni su antivirus, anti-spyware, anti-spam ed ogni altro tema legato alla sicurezza informatica, visitate il sito www.stop-cybercrime.it.