Basta auto cinesi in Europa e America?

Possibili guai in vista per i produttori cinesi capaci di commercializzare auto economiche in Europa e America: presto potrebbero essere vietate?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

I produttori cinesi di veicoli elettrici potrebbero prepararsi alla possibilità di politiche protezionistiche da parte di Europa e America, al fine di limitare possibili svantaggi in termini di vendita e commercializzazione. Lo ha affermato, senza mezzi termini, il fondatore del produttore cinese Nio in una recente intervista.

William Li ha riferito ai giornalisti durante una tavola rotonda durante il Salone dell'Auto di Shanghai che Tesla ha recentemente rivelato che la produzione in Cina è del 20% meno costosa rispetto all'Europa e agli Stati Uniti. Questo significa che Nio e altri brand cinesi che costruiscono ed esportano auto dalla Cina hanno un vantaggio sui rivali.

Nio, Xpeng e BYD hanno puntato a conquistare più clienti all'estero, soprattutto in Europa, poiché la lotta a spuntare il prezzo più basso è sempre costante e la Cina può riuscire nell’intento meglio di altri brand, proprio grazie al prezzo di produzione inferiore. Se i politici in Europa non troveranno una risposta alla spinta cinese nel Vecchio Continente, ci sarà una "terribile lotta", ha dichiarato Tavares ad Automobilwoche. Le aziende cinesi si stanno espandendo in Europa con una politica molto aggressiva: veicoli estremamente competitivi e prezzi inferiori a quelli dei costruttori locali.

Nio, al momento, si posiziona sul mercato come un costruttore premium rivolgendosi direttamente agli acquirenti di Audi, BMW e Mercedes, ma Reuters ha precisato che un nuovo brand di Nio dedicato all’Europa è atteso nei prossimi mesi. Con il nome di Firefly (si rumoreggia), Nio proporrà una vettura elettrica compatta capace di soddisfare la domanda europea.

E in America? Se da un lato Nio non seguirà le strategie di Tesla per ridurre all’osso i margini di profitto, dall’altro non intende cessare la propria commercializzazione limitando quindi possibili volumi di vendita di altri brand.