BYD Dolphin Surf: l'elettrica cinese sotto i 20.000€

BYD Dolphin Surf: compatta elettrica di 3,99 metri con 322 km di autonomia, ora in Italia a partire da 19.490 euro. Sarà a svolta?

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a cura di Tommaso Marcoli

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BYD sfida il mercato europeo con una citycar dal prezzo sorprendente. Il colosso cinese dell'elettrico, già protagonista di un successo commerciale senza precedenti in patria, punta ora a conquistare il mercato italiano con una proposta che potrebbe cambiare le regole del gioco: la Dolphin Surf, un'elettrica compatta che parte da appena 19.490 euro, posizionandosi nella stessa fascia di prezzo delle ibride tradizionali.

Conosciuta in Cina come Seagull e già affermatasi come seconda auto elettrica più venduta nel paese asiatico nel 2024, questa piccola BYD porta con sé una promessa ambiziosa: democratizzare la mobilità elettrica (preparate la wallbox) con un prodotto accessibile che non rinuncia a tecnologia e praticità. La strategia è chiara: offrire un'alternativa elettrica a prezzi competitivi, abbattendo una delle principali barriere all'adozione della mobilità a zero emissioni.

Con dimensioni contenute (3,99 metri di lunghezza) ma un passo generoso (2,5 metri), la Dolphin Surf si propone come soluzione ideale per la mobilità urbana, combinando maneggevolezza, spazio interno sorprendente e autonomie adeguate alle esigenze quotidiane. Ma sarà sufficiente un prezzo aggressivo per convincere gli scettici italiani a fare il grande salto verso l'elettrico?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare per un'auto dal prezzo così contenuto, la BYD Dolphin Surf non lesina sulla tecnologia. Il display centrale rotante da 10,1 pollici rappresenta forse l'elemento più distintivo dell'abitacolo: può essere orientato sia in orizzontale che in verticale, una caratteristica solitamente riservata a modelli di fascia superiore. L'interfaccia integra tutte le funzioni del veicolo, compreso il climatizzatore, e supporta Android Auto e Apple CarPlay.

La strumentazione digitale, posizionata sopra il piantone dello sterzo, offre una visualizzazione chiara delle informazioni principali, anche se l'assenza di una palpebra protettiva potrebbe creare problemi di leggibilità in condizioni di forte illuminazione. Notevole anche la funzionalità NFC che permette di sbloccare l'auto semplicemente avvicinando lo smartphone agli specchietti retrovisori.

Sorprende anche la presenza della tecnologia Vehicle-to-Load (V2L), che consente di utilizzare la batteria dell'auto per alimentare dispositivi esterni fino a 3,3 kW di potenza. Un sistema avanzato che permette di trasformare l'auto in una fonte di energia mobile, funzionalità raramente disponibile in questo segmento di mercato.

La dotazione di assistenti alla guida include cruise control intelligente, frenata automatica d'emergenza, mantenimento di corsia e controllo automatico degli abbaglianti, un pacchetto completo che sfida ancora una volta i preconcetti sulle auto economiche. Anche i materiali interni mostrano un'attenzione qualitativa superiore alle aspettative, con plastiche rigide ma ben lavorate e un design a "onda" della plancia che conferisce personalità all'abitacolo.

Lo spazio interno beneficia del generoso passo di 2,5 metri, offrendo un ambiente sorprendentemente vivibile anche per i passeggeri posteriori, sebbene i più alti potrebbero trovare limitato lo spazio per la testa. Da sottolineare l'omologazione per quattro persone e non cinque, una scelta che privilegia il comfort degli occupanti. Il bagagliaio rappresenta un altro punto di forza con una capacità minima di 308 litri, espandibile fino a 1.037 litri abbattendo gli schienali posteriori.

La gamma della BYD Dolphin Surf si articola in tre varianti, tutte equipaggiate con batterie Blade LFP (Litio Ferro Fosfato), una tecnologia proprietaria che BYD ha sviluppato per garantire maggiore sicurezza e durabilità. La versione base Active monta una batteria da 30 kWh abbinata a un motore da 65 kW, per un'autonomia dichiarata di 220 km. La ricarica supporta fino a 11 kW in corrente alternata e 65 kW in corrente continua.

Salendo di livello, la Boost mantiene la stessa potenza motore ma adotta una batteria più capace da 43,2 kWh, che estende l'autonomia fino a 322 km. Migliora anche la capacità di ricarica rapida, che arriva a 85 kW in corrente continua. Al vertice della gamma si posiziona la Comfort, che abbina la batteria da 43,2 kWh a un motore più potente da 115 kW, con un'autonomia dichiarata di 310 km.

Il design esterno della Dolphin Surf cerca di massimizzare la personalità in dimensioni contenute. Il frontale presenta gruppi ottici orizzontali che convergono verso il centro. Le fiancate sono movimentate da linee dinamiche che si dirigono verso il montante posteriore, il quale si distingue per un elemento a contrasto cromatico con la tinta principale della carrozzeria.

Il posteriore adotta la ormai immancabile firma luminosa a LED che collega i gruppi ottici, sovrastata da un lunotto di dimensioni contenute e da uno spoiler pronunciato che accentua il carattere sportiveggiante. L'assetto leggermente rialzato e le proporzioni generali fanno apparire quasi sottodimensionati i cerchi in lega da 17 pollici.

La vera arma segreta della BYD Dolphin Surf è indubbiamente il prezzo. La versione base Active parte da 19.490 euro, una cifra che la posiziona in diretta concorrenza con le citycar ibride tradizionali piuttosto che con le elettriche. Questo prezzo include già una dotazione di serie completa: luci diurne a LED, touchscreen da 10,1", sensori di parcheggio con telecamera posteriore, sistema V2L, accesso keyless tramite NFC, cruise control adattivo e aria condizionata.

Per rendere ancora più appetibile l'offerta, BYD propone soluzioni finanziarie che permettono di abbassare ulteriormente la soglia d'accesso: con finanziamento o leasing, il prezzo scende a 16.660 euro, con rate a partire da soli 99 euro al mese. Una strategia evidentemente mirata a ridurre le barriere psicologiche verso l'acquisto di un'auto elettrica.

La versione intermedia Boost, con batteria maggiorata, è proposta a 22.990 euro, mentre la top di gamma Comfort, con motore più potente, arriva a 25.990 euro. Anche questi prezzi risultano estremamente competitivi considerando le dotazioni e le prestazioni offerte, soprattutto in confronto alla concorrenza europea nel segmento delle elettriche compatte.

Con questa strategia commerciale aggressiva, BYD dimostra di voler sfidare apertamente i costruttori europei sul loro terreno, offrendo tecnologia avanzata a prezzi accessibili. La Dolphin Surf rappresenta quindi non solo un nuovo prodotto, ma un vero e proprio manifesto della volontà cinese di conquistare il mercato europeo, partendo proprio dal segmento più sensibile al prezzo.

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3 Commenti

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220 km di autonomia che saranno se va bene 180.
Non ci siamo proprio, va bene per l'uso cittadino ma fine.
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Finalmente una elettrica con prezzi accessibili
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220 km di autonomia che saranno se va bene 180. Non ci siamo proprio, va bene per l'uso cittadino ma fine.
ma infatti è una city car , non credo nessuno faccia più di 100km al giorno in città/un po' di tangenziale
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è meglio spendere 22k per questa city car la cui autonomia è davvero "city" o 15/20k per una qualsiasi segmento C usata, diesel o ibrida gpl immatricolata 4 o 5 anni fa?
La piccoletta cinese ha zero emissioni ma anche scarsa autonomia. Ricaricarla alla colonnina costa tanto e richiede una somma di tempo non indifferente. Ricaricarla a casa costa poco ma ci vuole una giornata e se nel mentre ti serve?
La berlina a motore termico si "ricarica" in 2 minuti. Il carburante non costa poco ma quel pieno fornirà autonomia per almeno 800km. Però non la si può guidare in centro a Milano. Ah no aspetta... in centro a Milano, neppure le elettriche adesso hahaha!!!
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