Il colosso cinese BYD sta preparando una rivoluzione tecnologica che potrebbe cambiare radicalmente il panorama della mobilità elettrica in Europa. La strategia della casa automobilistica non si limita solo alla produzione di veicoli, ma abbraccia un approccio olistico che include lo sviluppo di un'infrastruttura di ricarica all'avanguardia. L'obiettivo è replicare nel Vecchio Continente il successo già ottenuto in patria, dove la tecnologia di ricarica ultrarapida sta ridefinendo gli standard del settore.
Durante un incontro strategico svoltosi in Belgio, Stella Li, vicepresidente esecutivo di BYD, ha ufficializzato l'intenzione di costruire una rete di ricarica superveloce europea. La tecnologia al centro di questo progetto ambizioso è quella da 1.000 kW, già operativa in Cina, che rappresenta un salto quantico rispetto agli attuali standard europei. Questa innovazione promette di ridurre drasticamente i tempi di ricarica, trasformando quella che oggi è spesso percepita come una limitazione dei veicoli elettrici in un vantaggio competitivo.
La potenza di questa tecnologia si traduce in numeri impressionanti: 400 chilometri di autonomia recuperati in soli 5 minuti. Una prestazione che supera di gran lunga i tempi di ricarica attualmente disponibili in Europa e che potrebbe eliminare definitivamente l'ansia da autonomia che ancora frena molti potenziali acquirenti di veicoli elettrici. Questa capacità di ricarica ultrarapida è resa possibile dalla piattaforma tecnologica Super, sviluppata internamente da BYD.
L'implementazione della rete di ricarica da un megawatt è strettamente collegata all'arrivo in Europa di una nuova generazione di veicoli BYD. I modelli Han L e Tang L, già presentati sul mercato cinese, sono i primi esempi di questa evoluzione tecnologica. Queste vetture, costruite sulla piattaforma Super, sono progettate specificamente per sfruttare appieno le potenzialità della ricarica ultraveloce (per casa è sempre meglio la wallbox), rappresentando l'avanguardia dell'ingegneria automobilistica elettrica cinese.
La scelta di portare questi modelli avanzati in Europa non è casuale, ma fa parte di una strategia commerciale più ampia che mira a posizionare BYD come leader tecnologico nel settore della mobilità sostenibile. L'integrazione tra veicoli ad alta tecnologia e infrastrutture di ricarica proprietarie crea un ecosistema chiuso che potrebbe offrire vantaggi competitivi significativi rispetto alla concorrenza.
Il piano espansivo di BYD in Europa si concretizzerà con l'avvio della produzione locale entro la fine del 2025. La nuova fabbrica ungherese rappresenta un tassello fondamentale della strategia europea dell'azienda, permettendo di aggirare i dazi di importazione che gravano sui veicoli prodotti in Cina. Questa mossa strategica non solo ridurrà i costi di produzione, ma permetterà anche una maggiore flessibilità nella personalizzazione dei prodotti per il mercato europeo.
I risultati commerciali stanno già dimostrando l'efficacia di questa strategia. In soli quattro mesi del 2025, BYD ha registrato vendite europee pari a 41.409 veicoli, un incremento notevole rispetto ai 10.453 veicoli venduti nell'intero anno precedente. Questo boom delle vendite è stato alimentato dall'ampliamento della gamma di prodotti e dall'introduzione di modelli ibridi che hanno intercettato una fetta più ampia di mercato.
L'espansione dell'offerta verso soluzioni ibride dimostra la capacità di BYD di adattarsi alle diverse esigenze del mercato europeo, dove la transizione verso la mobilità completamente elettrica procede a ritmi diversi nei vari paesi. Questa flessibilità strategica, combinata con l'innovazione tecnologica della ricarica ultraveloce, potrebbe posizionare l'azienda cinese come un attore dominante nel futuro panorama automobilistico europeo.